Tre studi e un consulente di coppia

Scoprite se il partner vi tradisce

Scoprite se il partner vi tradisce
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Si stima che, ogni giorno, ci siano circa 3 milioni di primi appuntamenti. Pochini, penserete, ma in realtà per niente pochi se calcolate quanti di questi, effettivamente, si trasformano poi in vere storie d’amore. Ancora di più se valutate quanti primi appuntamenti sono forieri di storie d’amore per l’eternità, di matrimoni felici e duraturi. Già, perché quei 3 milioni di primi appuntamenti sono come un gigantesco imbuto da cui sono veramente poche le relazioni che escono salde e inossidabili. Pertanto non agitatevi e mettetevi l’anima in pace: c’è una bassissima probabilità che il vostro primo appuntamento si trasformi nella storia d’amore perfetta. Le variabili sono troppe: immediata assenza di feeling, incompatibilità caratteriali, infatuazioni per altre persone, cattiva vita sessuale, infedeltà.

Eccoci arrivati al punto, l’infedeltà. Che, al di là di quello che qualcuno può pensare, non è questione “genetica” o insita nella persona, ma spesso la fuga da una relazione che non si ha il coraggio di troncare. Per questo motivo, gli indizi di un tradimento da parte del partner, vanno per prima cosa ricercati nella storia d’amore. E poi? E poi è difficile scoprirlo da sé, senza una confessione, perché non esiste una formula definitiva. Ma se il vostro o la vostra partner vi sta tradendo il modo per fare qualche verifica c’è, o almeno così ci dice Linkiesta.

 

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Chiedere, pensare, ascoltare. I passaggi sono tre, e tutti molto semplici: chiedere, pensare e ascoltare. Il primo passaggio è chiedere, ma non al proprio partner (al 90%, se è realmente un traditore, mentirà), bensì un parere ad un terzo. Linkiesta spiega infatti che uno studio ha dimostrato che un osservatore esterno è molto spesso in grado di capire, con il solo sguardo, se uno dei componenti della coppia sta tradendo l’altro.

Il secondo suggerimento è pensarci su: dare un giudizio istantaneo, ma soprattutto maturato dopo una riflessione incentrata solamente su quella questione, difficilmente porta a conclusioni corrette. Pensarci su per più tempo, invece, impegnandosi in altre attività, aiuta a percepire meglio la realtà delle cose. Anche in questo caso, a confermare la teoria, è una ricerca del 2013. La mente umana è del tutto in grado di distinguere la verità dall’inganno ma questa abilità risiede in processi spesso trascurati, che necessitano di tempo per realizzarsi.

Il terzo passaggio è ascoltare, nello specifico la voce del partner. Uno studio canadese, incentrato proprio sull’argomento, ha dimostrato che è possibile capire, dall’intonazione della voce anche di uno sconosciuto, se un soggetto è intenzionato a tradire il partner. In generale, uomini con voci più basse e donne con voci più alte tendono a essere meno fedeli.

 

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Lo psicologo e consulente di coppia americano John Gottman.

 

Anticipare la sofferenza. Chiaramente nessuna di queste azioni vi permetterà di aver la certezza assoluta. C’è quindi sempre la possibilità che vi sbagliate o che vi tocchi soffrire per un tradimento. Ma se proprio voleste evitare ogni tipo di inconveniente amoroso, è sempre possibile, per chi se lo può permettere, chiedere un incontro con lo psicologo e consulente di coppia John Gottman. Quest’uomo, infatti, è diventato famoso in America per essere in grado di prevedere se una coppia durerà o meno, con un anticipo di diversi anni. Ed è in grado di farlo dopo un singolo incontro. Come? Analizzando tre semplici atteggiamenti. Innanzitutto le coppie felici raccontano la loro storia d’amore con trasporto, affetto e ammirazione reciproca. I complimenti dall’uno all’altra (e viceversa) sono spontanei (solo parlando con i due partner separatamente). Se invece la tendenza è alla divagazione e al ricordare le impressioni negative, la coppia ha più probabilità di scoppiare. Il secondo punto che Gottman osserva è l’uso dell’ “io” e del “noi” durante i discorsi di coppia: le coppie felici parlano volentieri di loro come unità, in quelle infelici, invece, prevalgono le esigenze del singolo, anche nelle minime problematiche. Infine, a contare, sono le descrizioni del partner, soprattutto caratteriali: più sono dettagliate e complete, più dimostrano la capacità di sentire i bisogni e le necessità del compagno o della compagna. Viceversa, discorsi più generici o fermi all’estetica, denotano poca attenzione.

Secondo Gottman analizzare questi punti può aiutare a prevenire una delusione d’amore. Ma è pur sempre un essere umano e può sbagliare anche lui.

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