delle figlie del cuore di maria di milano

Scuole cattoliche: è un’agonia Chiude anche la Vittoria Colonna

Scuole cattoliche: è un’agonia Chiude anche la Vittoria Colonna
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«La Congregazione dopo attente riflessioni e aver informato la Diocesi nel rispetto delle ragioni di fondazione e dell’identità carismatica, consapevole che in Italia è sempre più compromesso il pluralismo educativo a causa della discriminazione economica perpetuata ai danni della famiglia italiana, non è più in grado di continuare questa realtà educativa». È il comunicato che si legge sulla home page di una delle più antiche istituzioni scolastiche milanesi, attiva da 120 anni, la Vittoria Colonna. La scuola dipende dalla provincia italiana delle Figlie del Cuore di Maria che «ha dovuto prendere la dolora decisione di concludere l’attività al termine dell’anno scolastico 2019/20.

È un annuncio choc, perché la Vittoria Colonna ha centinaia di allievi che vanno dagli asili alle medie ed è una scuola che resta come motivo d’orgoglio per chiunque l’abbia frequentata. Ma l’istituto milanese è solo il più noto fra i tanti che poco alla volta annunciano la resa: nell’anno scolastico 2017/2018, le scuole paritarie erano 12.662 e gli alunni 879.158 mentre nell’anno 2018/2019 le scuole paritarie sono diminuite a 12.564, per un totale di 866.805 alunni. È un fenomeno che tocca in particolare il livello di scuola dove gli istituti mostrano di essere maggiormente preferiti dai genitori, cioè le scuole dell’infanzia, che in un anno sono passate da 9.066 a 8.957, con quasi 20mila bambini che hanno dovuto andare in altri istituti.

 

 

La Vittoria Colonna negli ultimi anni si è retta grazie alle progressive vendite del patrimonio da parte dell’ordine delle Figlie del Cuore di Maria. Ma ora, davanti al crescere delle perdite, hanno dovuto alzare bandiera bianca. Trecento famiglie devono fare i conti con un percorso educativo scelto, condiviso, che si interrompe, devono ricollocare altrove i figli come pacchi, rinunciando forse al pensiero libero e alla scelta ragionata. Come scrive Anna Monia Alfieri, religiosa delle Marcelline sul sito formiche.net, «Fra qualche anno in Italia avremo la scuola pubblica statale per tutti, costosissima e inefficiente, e la scuola pubblica paritaria dalle rette over 7.000 euro annui, quella dei ricchi per i ricchi, che non soffre e non chiude. Avremo così realizzato l’ambizione statalista dell’Istruzione pubblica: una scuola unica e di regime per tutti e una scuola privata dei ricchi per i ricchi. Ecco servita l’ingiustizia: il ricco sceglie e il povero si accontenta».

In più la chiusura degli istituti paritari comporta ulteriori oneri per uno Stato che già lesina risorse all’istruzione pubblica. La stessa Anna Monia Alfieri ha fatto due conti sul «costo» per i conti pubblici della chiusura della Vittoria Colonna. Le 300 famiglie della scuola che l’anno prossimo è costretta a chiudere i battenti, e trasferite in blocco alla scuola statale, costeranno all’imposizione fiscale euro 300 per diecimila euro (costo medio di un allievo nella scuola italiana), cioè 3 milioni di euro annui ai quali va aggiunta la somma che sino a ieri è stata risparmiata di euro 2 milioni di euro. «Gestione oculata e attenta dei danari pubblici?», commenta suor Anna Monia. «La chiusura del Vittoria Colonna costa di tasse, se queste famiglie si riverseranno legittimamente nella scuola statale, 5 milioni di euro nel 2020». Come dire: meno liberi e anche più poveri…

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