Scuole chiuse e niente visite a parenti e amici: le regole della zona arancione rafforzata
In attesa di sapere se da lunedì passeremo in zona rossa, da oggi il governatore ha imposto in tutta la Lombardia delle regole più stringenti rispetto alla "normale" zona arancione. Spostamenti, servizi e attività chiuse, bar e ristoranti: ecco cosa è cambiato
Da oggi, venerdì 5 marzo, siamo in zona arancione rafforzata. Da lunedì 8 marzo è possibile (probabile) che ci troveremo in zona rossa. Questa volta, il governatore Attilio Fontana ha giocato d’anticipo su Ministero e Cts e, in attesa del settimanale report sull’andamento del contagio sul quale si basano le variazioni cromatiche del territorio italiano, ha deciso di applicare con ordinanza delle regole più stringenti rispetto a quelle della “normale” zona arancione.
Scuole chiuse
La prima cosa a cambiare riguarda le scuole, che saranno tutte chiuse a esclusione degli asili nido. Superiori, medie, elementari e infanzia: tutti a casa in didattica a distanza (dove si può, ovviamente), proprio come nel lockdown di un anno fa. Una decisione, come ha spiegato il governatore, presa sulla base degli ultimi dati, che mostrano un incremento a doppia cifra dei contagi tra i bambini e i ragazzi. Anche le Università torneranno alla didattica a distanza totale.
Spostamenti e visite
La regola resta quella classica della zona arancione: ci si può muovere soltanto entro i confini del Comuni di residenza, o comunque in cui si abita. Se questi hanno meno di cinquemila abitanti, sono consentiti gli spostamenti nell’arco di trenta chilometri dagli stessi, ma non nei capoluoghi di provincia. Ovviamente, ciò solo al di fuori dal coprifuoco, che resta in vigore a prescindere dalle 22 alle 5.
Quel che cambia è la possibilità di fare visita a parenti e amici: in arancione rafforzato è infatti vietato recarsi in altre abitazioni private, anche se nello stesso nostro Comune. Se proprio dovete vedere qualcuno, dunque, incontratevi all’aperto, non nella vostra o nella sua abitazione. E neppure nei parchi, dato che saranno chiusi.
Altra eccezione agli spostamenti riguarda la possibilità di raggiungere le seconde case nel territorio regionale, cosa consentita in zona arancione ma non in zona arancione rafforzato. Ci si può andare solamente in caso di comprovate e gravi situazioni di necessità.
Negozi, bar e ristoranti
I negozi restano aperti, tranne nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (nei week-end, dunque). Nelle attività commerciali, però, potrà andarci un solo membro per ogni nucleo familiare alla volta. Tradotto: non si può fare la spesa in coppia o portando i propri figli (a meno che non si tratti di ragazzi con meno di 14 anni o persone con disabilità).
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda bar e ristoranti: restano chiusi, con la sola possibilità dell’asporto (fino alle 18 per i bar, fino alle 22 per i ristoranti) e della consegna a domicilio.