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Se dovete muovervi, ecco un po' di cose da sapere (a partire dall'autocertificazione)

Il modulo è stato reso disponibile dal Governo. Vi spieghiamo cosa prevede e quali sono le sanzioni in caso di non rispetto delle regole

Se dovete muovervi, ecco un po' di cose da sapere (a partire dall'autocertificazione)
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È possibile spostarsi all’interno della Lombardia? Se devo andare al lavoro come faccio? E se il mio posto di lavoro è fuori provincia o addirittura fuori regione? Sono solo alcune delle tante domande che i cittadini delle aree tutelate dal nuovo Decreto Coronavirus si stanno ponendo. Domande che, almeno in parte, trovano risposta nella direttiva del Ministero dell’Interno, a firma del ministro Luciana Lamorgese, che ha definito alcune linee guida e disposizioni applicative del decreto.

Tra queste, per le «aree a contenimento rafforzato» (come vengono definite nel documento inviato ai Prefetti):

  1. Gli spostamenti potranno avvenire solo motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione dei moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.
  2. La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.
  3. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista dall’articolo 650 del codice penale (pena prevista arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica).

Chi non rispettasse le regole, dunque, infrangerebbe l'articolo 650 del Codice penale, che recita: «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro».

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Al punto 2, invece, è fatto riferimento all'autodichiarazione che permette di circolare. La potete scaricare QUI. Nel documento bisognerà indicare i propri dati e dichiarare sotto propria responsabilità di «essere in transito da una zona ad un’altra» per motivi specifici, indicando che il «viaggio è determinato da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Ammettiamo che il modulo lascia ampio margine a ognuno di noi (l'opzione «situazioni di necessità» è oggettivamente quanto mai vago), ma è proprio per questo che si chiede a ogni soggetto di essere pienamente responsabile e di muoversi soltanto in caso di vera necessità.

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