Sebastian, pestato selvaggiamente a Cologno. La madre: «C'era tanta gente, chi sa parli»
Al giovane, intervenuto per difendere la fidanzata molestata, hanno rotto una bottiglia in faccia per poi prenderlo a calci
Picchiato in modo selvaggio mentre era a una festa di paese a Cologno, quando cercava di difendere la fidanzata, molestata da un gruppo di giovani. Il trentenne Sebastian, di Urgnano, adesso potrebbe non recuperare la vista dall'occhio sinistro e la madre, Rita Pagani, ha lanciato un appello pubblico affinché si aiuti a trovare i colpevoli, perché a distanza di un mese gli aggressori del figlio ancora non hanno un volto. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaTreviglio.
La terribile aggressione
Tutto è accaduto nella notte tra il 9 e il 10 settembre, durante la "Festa di fine estate" in via Solferino, all'incirca dopo l'una. Secondo quanto raccontato dalla signora, a cui le dinamiche sono state descritte dagli amici del ragazzo, i giovani si trovavano fuori da un bar quando sono arrivati dei ventenni di origine straniera. Uno di loro ha messo la mano sul fondoschiena della fidanzata del figlio e lei, per risposta, gli ha preso il braccio per poi allontanarlo.
A quel punto, l'altro gli ha spinto un giovane addosso, facendola cadere. Gli amici di Sebastian, che era poco distante, lo hanno avvertito di quello che stava succedendo, per cui lui si è avvicinato. Non ha però fatto in tempo a rendersi conto di nulla: prima gli è arrivato un colpo secco in faccia, forse con una bottiglia, poi quando era a terra sanguinante lo hanno preso a calci. I conoscenti sono quindi intervenuti e il gruppo è fuggito, ma non sanno chi sia stato di preciso a fargli del male.
Il ricovero e l'appello della madre
In seguito, sono arrivati i carabinieri di Treviglio e il giovane, con tagli tra sopracciglio e palpebra, oltre che una frattura del setto nasale, è stato prima soccorso nel bar, poi trasportato in ospedale a Romano, per poi essere trasferito a quello di Treviglio e infine al Papa Giovanni di Bergamo, specializzato per interventi maxillofacciali. Gli hanno messo una placca al posto dell'osso tra naso e occhio, che è rimasto frantumato.
«C’era tanta gente quella sera, qualcuno sicuramente ha visto chi è stato - ha detto la madre -. Ai carabinieri noi abbiamo chiesto il blocco delle immagini del sistema di videosorveglianza e poi mio figlio ha sporto regolare denuncia una volta fuori dal Papa Giovanni. Gli hanno fissato l’appuntamento il 28 settembre».
Dimesso il 22 del mese scorso, con cinquanta giorni di prognosi, la signora Pagani ha spiegato che il trentenne non può fare sforzi e la pupilla è rimasta dilatata, con conseguenti problemi alla vista. Anche la compagna di Sebastian sarebbe molto provata, dato che ha assistito al pestaggio senza poter fare niente. Quella dei coetanei della vittima, però, non è l'unica testimonianza del violento episodio di fine estate.
Un altro testimone dell'accaduto
«Ho sentito un chiasso infernale intorno all’1.30 - ha infatti raccontato un residente -. Ho guardato dalla finestra per capire cosa stesse accadendo: c’erano almeno trecento persone ammassate, era evidente che si erano pestati. Sono sceso e, dal momento che avevo il telefono scarico, ho chiesto a un’amica incontrata lì di filmare quello che stava accadendo, ma soccorritori e carabinieri l’hanno bloccata, cancellando il video».
Il testimone continua: «Mi sono avvicinato e ho visto il ragazzo aggredito, lo stavano caricando sull’ambulanza con il volto coperto di sangue. Si diceva che gli avevessero spaccato una bottiglia in faccia... Poi ho notato due nordafricani allontanarsi all’arrivo dei militari, a piedi, e ho sentito uno rivolgersi all’altro con queste parole: "Vieni via alla svelta, perché se ti prendono stavolta ti becchi quattro anni". Quindi era un pregiudicato. La mia amica ne ha visti altri due allontanarsi in direzione opposta».
Il sindaco di Cologno, Chiara Drago, ha espresso vicinanza all'aggredito e alla sua famiglia, ribadendo da parte sua l'appello a chiunque sappia qualcosa di parlare con le autorità. Nel frattempo, l'opposizione in Consiglio comunale chiede più attenzione per la sicurezza in paese.
Sono in mezzo a noi ma non sai che fanno, che pensano. Fallaci docet. La Boldrini ha fatto battaglie per farci accettare culture diverse introdotte forzatamente nella nostra società, ben vengano ma non basta fingersi interessati a introdurre risorse pensando che pagheranno le nostre future pensioni, guardare al lato umano: le persone hanno necessità di essere istruite, di essere professionalizzate, di essere dignotasamente pari ai nostri simili, rispettati all'interno della società. Questi sono i risultati di parlamentari fuffa, del bla bla bla, del buonismo, di chi sta più nei teatri sociali in tv che in parlamento a fare il proprio lavoro. Inutile arrabbiarsi contro i singoli, non si riesce più a fermare quello che è iniziato anni fa.
Vigliacchi senza appello a tutti i presenti che non hanno mosso un dito per fermare l'aggressione.