Crollo del muro

Sequestrato il cantiere Teb di Ponteranica dopo la morte di Valentin Florin Palade

Il corpo all'ospedale di Bergamo in attesa della decisione della famiglia sulla sepoltura in Italia o sul rimpatrio. Cordoglio da Teb e istituzioni per l'operaio

Sequestrato il cantiere Teb di Ponteranica dopo la morte di Valentin Florin Palade
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Il cantiere Teb di Ponteranica, nel tratto di via Foppetta, dove ieri mattina (giovedì 31 ottobre) è avvenuto il crollo di un muro di contenimento che ha ucciso Valentin Florin Palade, è stato chiuso e sequestrato. La pm Laura Cocucci dovrà infatti accertare quali siano state le cause e le eventuali responsabilità per la tragedia. La Procura ha infatti aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo.

L'operaio 44enne, come riportato da PrimaBrescia, era di origini rumene, ma abitava da tempo nel centro storico di Brescia. Fino a settembre scorso aveva lavorato in Veneto, poi era stato assunto in somministrazione dall'impresa Effe 81 di Cenate Sotto, che è subappaltatrice con 64 dipendenti per i lavori dell'aggiudicataria Milesi Sergio di Gorlago, che sul posto aveva invece una trentina di persone.

Il boato e la frana

La scorsa giornata, intorno alle 11, gli operai stavano effettuando degli interventi di rinforzo dei muri di contenimento che tengono il fianco della collina, un'operazione necessaria per sostenere in futuro il passaggio del tram. In sostanza si trattava di eseguire delle sottomurazioni, per assorbire le sollecitazioni ed evitare quindi il crollo del versante. Palade si trovava alla base di un muro lungo dieci metri e alto quattro di una casa, mentre nella parte soprastante, sul sedime si trovavano tre colleghi e un altro sull'escavatore.

A un certo punto, hanno sentito un forte boato, si sono affacciati e si sono resi conto che in quel segmento la costruzione era franata. In mezzo alla terra e alle pietre, hanno intravisto un caschetto e hanno capito che l'uomo era rimasto sotto le macerie. Alcuni sono scesi per cercare di tirarlo fuori, altri hanno chiamato il numero d'emergenza.

I soccorsi e i rilievi

Alle 11.14 è scattato l'intervento sul posto del 118 con un'automedica, un'ambulanza e l'elisoccorso atterrato a poca distanza. Tuttavia, per lui non c'era più nulla da fare: era morto sul colpo.

Per tirarlo fuori, ci sono volute tre squadre dei vigili del fuoco, con sul luogo dell'accaduto anche i carabinieri e i tecnici di Ats per i dovuti accertamenti e ricostruire le dinamiche dell'incidente. Un'indagine che va avanti anche adesso, con gli inquirenti che attualmente starebbero vagliando ancora varie ipotesi. Il corpo di Palade si trova alla camera mortuaria del Papa Giovanni, nell'attesa che la famiglia decide per la sepoltura in Italia oppure il rimpatrio.

Condoglianze da Teb e dalle istituzioni

L'amministratore delegato di Teb, Gianni Scarfone, ha espresso cordoglio alla famiglia del lavoratore morto, dicendosi a completa disposizione delle autorità per gli accertamenti sull'episodio. I sindacati, in attesa di ulteriori approfondimenti, hanno invece ribadito come per loro la liberalizzazione dei subappalti abbia diminuito la sicurezza nei cantieri. Le sigle hanno inoltre chiesto un incontro con l'impresa committente, per poter apprendere le dinamiche di quanto successo.

A esprimere le sue condoglianze ai parenti della vittima è stata anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali: «Sono fortemente colpita e addolorata per il tragico evento che ha visto vittima un giovane operaio. Sento di esprimere la mia vicinanza e il mio sentito cordoglio alla famiglia per il grave lutto che l’ha colpita.

Un dolore che, come comunità di cittadini, possiamo solo comprendere in parte nella consapevolezza di quanto sia profondamente ingiusta una morte sul lavoro. Con i vertici di Teb società partecipata, ancorché indiretta, del Comune di Bergamo, mi auguro che le autorità competenti facciano quanto prima piena luce sull’accaduto».

Vicinanza è stata ribadita anche dalla prima cittadina di Poteranica, Susanna Pini: «Sentite condoglianze per il giovane operaio, Valentin, che questa mattina ha perso la vita nel nostro territorio. Siamo tutti vicini alla sua famiglia in questo terribile momento».

Commenti
Paolo74

Concordo al 100% con quanto scritto da Aldo. Mi piacerebbe sapere la formazione sulla sicurezza che aveva ricevuto quest'operaio ! Lauà, laurà perché bisogna 'ndà de corsa...poi la gente muore...

Aldo

Innanzitutto condoglianze alla famiglia della vittima. Esprimo, però, il mio disappunto per queste continue tragedie che per la maggior parte non sono provocate dalla fatalità ma dalla mancanza delle più elementari norme di sicurezza sul lavoro. Fino a poco tempo fa i subappalti per le opere pubbliche erano regolati da norme stringenti. Le eventuali ditte subappaltatrici dovevano essere dichiarate in fase di offerta tecnica/economiche e venivano vagliate con gli stessi criteri validi per le ditte capofila. Questo garantiva le capacità tecnico e organizzative di tutti gli i soggetti operanti. È inconcepibile che per un'opera così importante e difficile vengano utilizzati degli operai che difficilmente hanno o avuto corsi sulla sicurezza specifica di cantiere. E tutto questo è stato consentito con la liberazione del codice degli appalti. Non servono ostentazioni di dolore da parte di chi è comunque responsabile, ma servono nuove regole e direttive per evitare questi eventi mortali.

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