Seriate, il gasolio versato costa caro. 175 mila euro per la bonifica del terreno
Il sindaco Vezzoli: «Al momento l’assicurazione ha liquidato circa 45 mila euro. Se non risarcisce l’intera somma valuteremo come rivalerci»
di Federico Rota
Il Comune di Seriate ha stanziato 175 mila euro per la bonifica del terreno di 100 metri quadrati al confine con Grassobbio sul quale, ad aprile dell’anno scorso, si era riversata una grossa quantità di gasolio in seguito a un incidente stradale. «Si tratta di un intervento che non può più essere rinviato», ha evidenziato il sindaco Cristian Vezzoli nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.
Nello specifico, il combustibile era fuoriuscito da un’autocisterna dopo un tamponamento con un’automobile lungo la strada che passa nelle vicinanze della pista di atterraggio dell’aeroporto «Il Caravaggio». In seguito all'urto, il mezzo pesante era finito fuori strada danneggiando una staccionata e perdendo il carico di idrocarburi, che hanno impregnato sia un tratto della pista ciclabile, sia il terreno che si trova sulla sponda destra del fiume Serio.
«Il sinistro è stato prontamente denunciato all'assicurazione, che ha immediatamente risarcito il danno alla staccionata – ha spiegato il primo cittadino -. Purtroppo l’assicurazione nonostante i solleciti del Comune si è dimenticata dello sversamento di idrocarburi. A settembre, dopo l’ennesimo sollecito, è stato dato l’incarico a un geologo di effettuare carotaggi e analisi di laboratorio per capire fino a quale profondità era percolato il gasolio. Dopo aver ricevuto gli esiti abbia mo fornito all'assicurazione una stima del danno di circa 170 mila euro. Al momento, l’assicurazione ha ritenuto di liquidare circa 45 mila euro».
Il Comune ora ha davanti a sé due possibili strade. «O si fa causa, che comporta costi e tempi tecnici di circa 1 anno – aggiunge Vezzoli -, oppure anticipiamo i costi, chiedendone in seguito il rimborso all'assicurazione». Per bonificare il sottosuolo sarà necessario rimuovere la terra fino a intercettare lo strato di terreno “sano”, quindi se ne aggiungerà nuova. A febbraio il Comune aveva incontrato il geologo per stendere il piano necessario all'opera di bonifica, che è stato però temporaneamente congelato dall'epidemia di Coronavirus. «Si tratta di un danno ambientale, che implica procedure complesse ma fino a oggi abbiamo agito diligentemente - conclude il sindaco -. Se l’assicurazione non dovesse risarcire l’intera somma valuteremo come rivalerci».