Servizi segreti belgi dietro il Qatargate: Panzeri spiato in appartamento e per strada
Altri 60 eurodeputati sarebbero coinvolti nella rete di corruzione tra socialisti, Ppe e nuove destre
Ci sarebbero i servizi segreti belgi dietro il Qatargate, che ha scoperchiato la rete di corruzione al parlamento europeo e vede coinvolto anche l’ex eurodeputato bergamasco Antonio Panzeri.
A riportare il fatto è oggi (giovedì 15 dicembre) il Corriere Bergamo: il politico bergamasco, secondo le accuse, avrebbe passato i soldi di Qatar e Marocco, attraverso la sua Ong “Fight Impunity” (per le ricostruzioni degli inquirenti era solo una facciata) a diversi membri dell’organo legislativo dell’Unione Europea. L’agenzia interna per la Sicurezza dello Stato in Belgio ha collaborato con i servizi di altri cinque Paesi europei, tra i quali è rimasta esclusa l’Italia, nonostante alcuni personaggi al centro dell’inchiesta siano proprio della nostra nazionalità.
Le indagini dei servizi segreti belgi
Gli agenti avevano iniziato le operazioni nel 2021 e, una volta declassato il fascicolo a caso di corruzione internazionale, lo hanno passato alla magistratura ordinaria, la quale ipotizza che il denaro (per adesso quello sequestrato ammonta a un milione e mezzo di euro) sia stato utilizzato da paesi interessati ad avere posizioni favorevoli nei loro confronti al Parlamento europeo, nonostante una serie di critiche delle istituzioni di Bruxelles sul rispetto dei diritti umani. In particolare, l’interesse era il raggiungimento di un’intesa con l’Ue sull’aviazione, bloccata in seguito allo scandalo.
Non è ancora chiaro se l’indagine degli 007 sia partita da una soffiata di un’assistente parlamentare che, non riconfermata nell’incarico, avrebbe deciso di vendicarsi oppure da informazioni fornite da un’altra nazione. Fatto sta che, secondo alcune indiscrezioni che arrivano dai pm milanesi, che stanno collaborando con quelli greci, sotto la lente ci sarebbero circa 60 deputati, per la maggior parte appartenenti a socialisti, Ppe e nuove destre. L’appartamento di Panzeri a Bruxelles è stato messo sotto controllo, piazzando anche microspie, mentre lui è stato pedinato ed intercettato.
Il fascicolo della Procura
Il dossier sarebbe passato dai servizi alla magistratura belga lo scorso luglio, la quale ha aperto un fascicolo per associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro, commessi dal gennaio 2021 all’8 dicembre scorso. Sulla base di quanto scoperto fino ad adesso, la vicepresidente Eva Kaili, poi rimossa dal suo incarico, e il compagno Francesco Giorgi avrebbero intascato 750 mila euro, Panzeri di circa 600 mila euro, trovati nel residence della capitale belga dove alloggiava, mentre dei contati di origine ignota sono stati sequestrati nella sua casa di Calusco d’Adda.
La maggior parte delle banconote sono state emesse da banche belghe, quindi non sarebbero arrivati direttamente dall’estero, inoltre resta da chiarire cosa siano gli «intrallazzi» ed il «trasporto di regali» in Marocco di cui parlava la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, in alcune intercettazioni, resi possibili a quanto pare dalla complicità dell’ambasciatore del Paese nordafricano in Polonia.