Seviziava e uccideva gattini: pena ridotta di un anno per il "killer dei gatti" di Trescore
Il 48enne era stato condannato nel 2017 a tre anni e mezzo per il reato continuato, con la recidiva, di maltrattamento e uccisione di animali
Sei anni fa, nel 2017, era stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per il reato continuato, con la recidiva, di maltrattamento e uccisione di animali. Recentemente, difeso dall'avvocato Isabella Colombo, ha ottenuto in Appello la riduzione di un anno di pena.
Si tratta di Marco Facchinetti, 48enne di Trescore Balneario, il "killer dei gatti" che in più di un'occasione ha seviziato e ucciso gattini adottati da chi regalava cucciolate, a cui poi inviava le fotografie degli orrori praticati sui mici.
Il difensore, come riporta Corriere Bergamo, ha richiesto una perizia psichiatrica per Facchinetti, negata dai giudici: la questione sarebbe già stata affrontata in primo grado, pur considerando il disagio psichico del 48enne a cui in un precedente procedimento - questa volta per stalking, nei confronti di un'altra gattara - era stato diagnosticato «un disturbo antisociale di personalità» che però non comprometterebbe la sua capacità di intendere e di volere.
«Ricerca di gratificazione di esigenze sadiche di maltrattamento» era la conclusione raggiunta dallo psichiatra, ma il giudice tenne conto della «capacità di volere scemata» emersa consultando la difesa. La conferma di riduzione della condanna di un anno (e quindi a due anni e mezzo complessivi) arriverà dalla Cassazione.
A pena espiata, l'imputato ha disposto un'ulteriore misura di sicurezza che prevede due anni di libertà vigilata se il magistrato di sorveglianza valuterà Facchinetti - che nel frattempo si trova da qualche mese in semilibertà dopo aver espiato quattro anni per altri reati - un soggetto ancora socialmente pericoloso.