La mattina di ieri (martedì 28 ottobre), in via San Clemente a Ponte San Pietro si sono vissuti momenti di paura: durante l’esecuzione di uno sfratto, un uomo di 41 anni di origine romena s’è cosparso di benzina e ha minacciato di darsi fuoco.
La minaccia di darsi fuoco
A raccontare quanto avvenuto sono i carabinieri della locale Stazione, intervenuti in supporto dell’Ufficiale giudiziario e della polizia locale. La terribile scena s’è svolta all’interno dell’appartamento, dopo la notifica del provvedimento di sfratto. L’uomo s’è rovesciato addosso circa tre litri di benzina, prelevati da una tanica da cinque litri, e ha poi impugnato un accendino.
Lo spazio ristretto e le finestre chiuse hanno velocemente saturato l’ambiente di vapori del carburante, una situazione molto rischiosa: sarebbe bastata una scintilla per provocare un’esplosione che avrebbe coinvolto, oltre al 41enne, tutti gli altri presenti. Inoltre, l’appartamento si trova sopra un laboratorio di un panificio industriale… Per questo l’area interessata è stata immediatamente evacuata.

Quattro ore di dialogo
Mentre nell’abitazione si vivevano momenti di paura e tensione, la Centrale operativa dei carabinieri aveva attivato e inviato sul posto i militari della Sezione operativa e lo specialista negoziatore del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Bergamo. Il comandante dei carabinieri di Ponte, presente sul posto, aveva intanto instaurato un dialogo con il 41enne, riuscendo a guadagnare tempo e creando le condizioni per una negoziazione.
Una volta giunto sul posto, è intervenuto anche l’esperto negoziatore. La “trattativa” – anzi, meglio dire il dialogo – è andato avanti per ben quattro ore, ma alla fine l’uomo ha desistito: ha mollato l’accendino, s’è tolto i vestiti intrisi di benzina e, dopo essersi cambiato, ha seguito i carabinieri in Stazione per gli adempimenti di rito.
Una valutazione psichiatrica
In via San Clemente sono invece intervenuti i Vigili del fuoco di Bergamo per la messa in sicurezza dei locali. Il personale sanitario ha visitato l’uomo e lo ha trasportato all’ospedale Papa Giovanni XXIII per una valutazione psichiatrica.