Sgasate coi motorini truccati e petardi nei giardini: a Castelli Calepio è guerra ai ragazzi maleducati
Raccolta firme, con oltre cento adesioni tra chi vive nelle frazioni di Cividino e Quintano, inviata alle autorità. Informata anche la Prefettura
Schiamazzi fino a tarda notte, sgasate con motorini truccati, scherzi pesanti e un atteggiamento che, andando avanti, diventa sempre più aggressivo: questa è la situazione con cui devono fare i conti non solo tanti cittadini di Bergamo, ma anche i residenti di Cividino, frazione di Castelli Calepio, ormai ostaggio di gruppetti di minorenni che stazionano nel parco Morosini, nella zona quindi del villaggio e nelle vie tra il cimitero e la chiesa, i quali usano le strade come fossero una pista.
Il fatto è riportato oggi (lunedì 1 agosto) da L’Eco di Bergamo: già l’anno scorso gli abitanti del quartiere, tra coppie giovani, famiglie e anziani, hanno purtroppo sperimentato la presenza molesta di questi ragazzini, che è durata per tutta l’estate fino a metà settembre e, anche questa volta, rischia di rimanere indisturbata in assenza dell’intervento delle autorità.
Il problema è che c’è chi ha già provato a chiedere agli adolescenti di smetterla, oppure ad affrontarli dopo che il caos era continuato, nonostante l’invito a farla finita: si è così arrivati alle liti. In un caso, i colpevoli hanno spintonato una persona uscita in strada a sgridarli; in un altro hanno sputato addosso a un anziano. Come se non bastasse, nei confronti di chi ha osato lamentarsi sono iniziate le "spedizioni punitive", con corse di motorini fatte nel tratto di strada davanti alle loro abitazioni (l’esempio più eclatante l’andirivieni dal semaforo tra via Repubblica e via Conciliazione), petardi lanciati nei giardini e suonate di campanello a tarda notte.
La situazione è degenerata e, anche per questo motivo, è stata promossa una raccolta firme che ha raggiunto un centinaio di adesioni ed è stata inviata al sindaco, alla Polizia locale, ai Carabinieri di Grumello e alla Prefettura, con la richiesta di agire prima che si arrivi all’esasperazione. Ipotesi non così lontana, dato che negli ultimi tempi si è quasi sfiorata la rissa e sono dovuti intervenire proprio i militari dell’Arma di Grumello, ai quali sarebbero anche stati consegnati dei filmati. Inoltre, i cittadini di Cividino, così come quelli della frazione di Quintano, non escludono, qualora il disturbo della quiete dovesse continuare, di ricorrere tutti insieme a un avvocato.