Si teme un intoppo nelle vaccinazioni anti-Covid: a rischio quelle per gli over80
Le vaccinazioni per ultra ottantenni dovrebbero partire dalla seconda metà di febbraio, ma è fondamentale che arrivino dosi sufficienti di un vaccino diverso da quello della Pfizer-Biontech
Potrebbe incepparsi la campagna vaccinale contro il Covid per le persone anziane con più di 80 anni. A lanciare l’allarme, dalle colonne di Corriere Bergamo, è il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi, preoccupato non tanto per la consegna dei vaccini Pfizer che procede per il momento senza grossi intoppi, bensì per le modalità con cui le fiale devono essere conservate e somministrate.
Secondo i piani di Regione Lombardia le vaccinazioni per gli over80 dovrebbero partire dalla seconda metà di febbraio ma, perché il piano sia efficace, è necessario che arrivino dosi sufficienti del vaccino sviluppato da Moderna. Questo siero a differenza di quello prodotto da Pfizer-Biontech che deve essere mantenuto a una temperatura di -75 gradi centigradi, potrebbe infatti essere distribuito sul territorio evitando la catena del freddo. Il problema è che l’Italia ne ha opzionato un numero basso di dosi, che pare essere insufficiente per vaccinare gli ultra ottantenni.
Nella Bergamasca si tratta di una platea di circa 75 mila persone. Somministrare le dosi agli anziani negli ospedali rischia di essere un’operazione complessa, che esporrebbe gli over80 a rischi inutili; ragion per cui si è pensato di vaccinare questa categoria in una ventina di sedi vaccinali sul territorio. In attesa di sapere quanti vaccini saranno consegnati (e quando) si resta “alla finestra”, nella speranza di non dover rimettere mano al piano vaccinale già predisposto.