Si tuffa nel lago di Endine per aiutare una 17enne e non riemerge più

Stava facendo una gita in pedalò sul lago di Endine, domenica 2 luglio, con la compagna e la figlia 17enne di lei. Si è tuffato per cercare di aiutare la ragazza, che era in difficoltà, ma poi non è più riemerso. È scomparso così un muratore boliviano che abitava a Bergamo, Orlando Gonzales Puma, 32 anni (33 a settembre), risucchiato dall’acqua a metà pomeriggio di ieri al largo di Ranzanico. Ieri sera, alle 23, non era ancora stato ritrovato: di fatto è impossibile che sia ancora vivo.

Una giornata di relax

Orlando era in Val Cavallina con la compagna Olga Gabriela Tangara Mamami, la figlia di lei Miriam Rocio Ramallo Mamami, e Pietro Castagna di Albino, un amico. Poi la decisione di noleggiare un pedalò a Ranzanico. Verso le 16, però, è scattato l’allarme. Il 32 enne si è gettato in acqua e poi è tornato al pedalò per portare un salvagente a Miriam, cosa che è riuscito a fare. Ma nel tragitto per tornare all’imbarcazione qualcosa è andato storto ed è finito sott’acqua.

La chiamata ai soccorsi

Le donne si sono messe a urlare, ma nessuno le sentiva. Così hanno chiamato il 112. Sono arrivati i vigili del fuoco volontari di Lovere e il soccorso sanitario della Croce Rossa Italiana di Entratico, insieme agli operatori dell’eliambulanza decollata da Bergamo. Poi, visto che le prime ricerche non hanno avuto esito, sono arrivati anche i vigili del fuoco del comando di Bergamo e quelli del nucleo sommozzatori di Milano. L’uomo, però, non è stato ritrovato. Alla fine sono arrivati anche i sommozzatori da Torino, per dare il cambio ai colleghi, ma niente.