Si tuffa nel Serio ad Albino e non riemerge: salvato da un amico e da una dottoressa
Il ragazzo, pakistano, si stava rinfrescando quando forse ha avuto un malore. Fortunatamente è stato recuperato subito, ma è grave
Continuano i drammi lungo le sponde dei fiumi bergamaschi, che quest'anno hanno contato diversi morti. Ieri, domenica 4 agosto, un giovane pakistano si stava rinfrescando nel fiume Serio, ad Albino, quando gli amici non lo hanno più visto riemergere.
Fortunatamente, un giovane 33enne della compagnia, suo connazionale, l'ha avvistato ed è riuscito a portarlo a riva, dove si trovava anche una dottoressa che, praticate le manovre di emergenza, ha rianimato il giovane.
Primo soccorso fondamentale
Come spiega L'Eco di Bergamo, queste manovre sono state fondamentali nell'attesa che arrivasse l'ambulanza della Croce Verde di Colzate. È con questa che il giovane è stato trasportato d'urgenza, in codice rosso, all'ospedale Papa Giovanni. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco con tre squadre, una dal comando di Bergamo, una dal distaccamento di Gazzaniga e una del Nucleo Saf (Speleo alpino fluviale) sempre da Bergamo.
Dove è successo
Il punto in cui il ragazzo si era tuffato con gli amici, all'altezza all'incirca della fermata della Teb e dello Spritz&Burger, non è caratterizzato da una corrente molto forte e da acque profonde. Per questo, all'origine dell'incidente potrebbe esserci anche un malore.
Il giovane è dipendente di una ditta di quadri elettrici di Cene e abita ad Albino.
Forse è come se tu ti fai pungere dalla tarantola durante un viaggio presso villaggio indio in Amazzonia
Non voglio assolutamente farne una questione di razzismo, lungi da me....ma parlano i dati; degli ultimi 15 casi analoghi, il 100% erano persone extracomunitarie. Come mai? perchè gli italiani non annegano? non penso perchè sono più bravi e più belli....forse semplicemente siamo più accorti? rispettiamo i cartelli di non balneazione? abbiamo più senso civico? veramente, non capisco....