I "Tre Tenori" bergamaschi della Nazionale italiana dei Sindaci
Esiste una Nazionale di calcio che ha impressa sul petto la fascia tricolore, dove i giocatori sono Sindaci e dove lo scopo del gioco è la solidarietà. La Nis, così l’acronimo della Nazionale Italiana Sindaci, nasce in seno ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nel 2002 per volontà di alcuni primi cittadini che, uniti dalla passione per il calcio, decisero di formare una squadra con lo scopo di organizzare manifestazioni calcistiche in Italia e all’estero, associandovi poi progetti a carattere sociale a cui devolvere di volta in volta l’incasso degli incontri amichevoli.
Il pallone diventa lo strumento che unisce, che annulla le barriere e abbatte i campanilismi, perché in campo, destra, centro e sinistra sono solo le fasce di gioco. La politica è bandita anche negli spogliatoi dove però, ogni tanto, diciamolo, qualche battuta scherzosa ci casca. Anzi, spesso e volentieri, i pre e post partita fungono da momenti di scambio tra i vari Sindaci (non solo italiani ma anche stranieri) per raccontarsi esperienze e scambiarsi opinioni sulle amministrazioni e i criteri di gestione delle proprie cittadine. Ad oggi i sindaci in squadra sono più di 60, tra cui spiccano nomi di prestigio come il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà o il Sindaco di Verona Flavio Tosi. E poi ci sono le vecchie glorie: su tutti, proprio lui, l'ex-sindaco di Firenze Matteo Renzi, ora Premier. Anche il ministro Delrio (ex-primo cittadino di Reggio Emilia) in passato ha giocato con la Nis, oltre a Roberto Reggi direttore dell'Agenzia del demanio (ex sindaco di Piacenza) nonché Presidente onorario della Nazionale.
E come da tradizione calcistica italiana, anche la Nazionale Italiana Sindaci è, a livello europeo, tra le squadre vincenti e più temute. Agli Euromayors 2012 giocati in Polonia (proprio un mese prima degli Europei di calcio) l’Italia si piazzò al terzo posto dopo aver sconfitto la Germania ai rigori. Un bronzo per il quale lo stesso Prandelli (allora ct della Nazionale) si complimentò sperando almeno di eguagliare lo stesso risultato nel torneo che i suoi azzurri avrebbero iniziato di lì a poco.
Lo scorso anno invece all’Alpen Cup la supremazia azzurra dettò legge ancora tra i sindaci di Austria, Germania, Slovenia e Sud Tirolo. L’ambito trofeo arrivò al di qua delle Alpi dopo aver vinto, ancora una volta, contro i tedeschi. Così rimangono i piani per le prossime partite (il fitto calendario vede circa 10 partite a stagione): a settembre c'è l’edizione 2015 dell’Alpen Cup, a luglio i sindaci giocheranno in Lunigiana, a Brescia il 6 settembre e chiudendosi poi con il 10 ottobre a Morbegno (SO).
E, ovviamente, in squadra ci sono anche dei bergamaschi. Tre, tutti titolari. Così capita che grazie a Gabriele Riva, Mauro Bonomelli e Fabio Donda, sia a Buggerru in Sardegna o a Rauris in Austria, si sappia che esistono Arzago d’Adda, Costa Volpino e Fonteno. “I Tre tenori” come scherzosamente amano definirsi anche per le doti canore che spesso e volentieri accompagnano le trasferte, sono tra i più giovani della squadra e, quando presenti insieme in campo, beh davvero la NIS acquista una marcia in più. A ognuno di loro abbiamo rivolto tre domande.
Mauro Bonomelli, classe 1985, laurea magistrale in ingegneria civile e Sindaco dal 2011 di Costa Volpino dove vive da sempre.
Perché ti sei candidato a Sindaco?
È stata la voglia di cambiare all'interno il mio comune, sostenuto da un gruppo nuovo e fresco. La vera sfida per il futuro è la valorizzazione delle risorse fiume, lago e montagna con progetti che stanno già vedendo la luce in questo 2015: stiamo ultimando una strada panoramica che unisce la montagna di Costa Volpino e Bossico, oltre a un'area di sosta camper attrezzata, un nuovo lungolago, la spiaggia e attività ludiche per la sponda nord del lago di Iseo.
Perché visitare il tuo Comune?
È un comune molto giovane, con più di 700 attività artigianali sul territorio. Il lago e la montagna sono le risorse che più offrono interesse dal punto di vista turistico. E poi c'è la foce del fiume Oglio, una delle riserve più importanti della regione per le nidificazioni e migrazioni degli uccelli.
Perché vesti la maglia della NIS?
Sono nella grande famiglia NIS dal 2011. È un'esperienza di vita enorme, che ha fortificato i miei ideali di buona politica da un lato, ma ha anche costruito grandissimi rapporti di amicizia e stima.
Fabio Donda, classe 1982, laurea magistrale in economia e gestione delle imprese indirizzo finanza e management, Sindaco di Fonteno dal 2014 e suo cittadino da sempre.
Perché ti sei candidato a Sindaco?
Ho deciso di candidarmi il sindaco perché ho sempre creduto nel bene civico del mio piccolo paesello. Nel primo anno di amministrazione abbiamo lavorato parecchio sulla viabilità, mentre come progetti futuri abbiamo intenzione di creare un parcheggio nella zona centrale del paese e uno nella frazione, visto l'incremento di automobili in possesso dei cittadini e l'esigenza di nuovi posti auto durante le manifestazioni e le sagre paesane.
Perché visitare il tuo Comune?
Perché Fonteno è un balcone mozzafiato sul lago d'Iseo, dal quale la veduta sul lago è unica; è il paese delle 365 cascine. E qui, modestia a parte, si trovano i casoncelli bergamaschi di una qualità superiore.
Perché vesti la maglia della NIS?
Sono in NIS da quasi un anno, soddisfatto di farne parte perché rappresenta un’occasione di confronto e di aggregazione con altri sindaci oltre a essere un’opportunità anche per conoscere nuovi luoghi e persone.
Gabriele Riva, classe 1980, laureato in filosofia e sindaco di Arzago d’Adda dal 2012 (al secondo mandato).
Perché ti sei candidato a Sindaco?
Passione per il territorio e voglia di dare un contributo alla mia comunità. Sono al secondo mandato e il progetto è continuare a lavorare perché la tradizione si sposi con un'attenzione alle politiche giovanili.
Perché visitare il tuo Comune?
Arzago è piccolo paese agricolo con una splendida campagna ricca di fontanili e risorgive. Venire ad Arzago è un po’ come tornare indietro nel tempo e ritrovare quelle atmosfere di tranquillità e benessere che spesso oggi non esistono più in città.
Perché vesti la maglia della NIS?
Perché è un modo speciale di coniugare la passione per uno sport con la possibilità di fare del bene.