Che confusione!

Sospensione del vaccino AstraZeneca, Remuzzi: «Unica cosa certa è la riduzione di morti e ricoveri»

La decisione dell'Aifa, sulla base di quanto fatto da Francia e Germania, sta causando preoccupazione tra molti italiani. Lo scienziato bergamasco è cauto («Aspettiamo i risultati dell'indagine in corso»), ma sottolinea anche i benefici portati dal vaccino in Gran Bretagna

Sospensione del vaccino AstraZeneca, Remuzzi: «Unica cosa certa è la riduzione di morti e ricoveri»
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Com'era prevedibile, la decisione dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) di sospendere «in via del tutto precauzionale e temporanea» le somministrazioni del vaccino anti-Covid di AstraZeneca in tutta Italia, arrivata nel pomeriggio di oggi (15 marzo), ha causato molta confusione e panico tra i cittadini, in particolare tra coloro che hanno già ricevuto la prima dose e sono in attesa della seconda e tra chi, invece, avrebbe dovuto ricevere la prima dose da qui a poche ore.

Il dg di Aifa: «Mi sento di dire che AstraZeneca è sicuro»

Eppure la stessa Aifa, nemmeno 24 ore prima (nel tardo pomeriggio del 14 marzo), aveva sottolineato in via ufficiale come fossero «infondati» gli allarmi riguardanti i possibili malori, addirittura letali, successivi alla somministrazione del vaccino anglo-svedese. Una tesi ancora sostenuta da Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, che intervenuto a Radio Capital ha spiegato: «Chi ha già fatto il vaccino può e deve restare sicuro. Io mi sento di dire il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati».

Magrini ha poi così giustificato la decisione di sospendere le somministrazioni del vaccino: «C'è stata una sospensione perché diversi Paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno preferito sospendere le somministrazioni in presenza di alcuni recentissimi e pochissimi casi di eventi avversi in donne e giovani, e ciò ha suggerito uno stop di verifiche prima di ripartire. Attendiamo l'Ema (l'agenzia europea del farmaco, ndr)».

Remuzzi: «Scelta precauzionale»

Sul tema, attraverso i microfoni dell'Ansa, è intervenuto anche lo scienziato bergamasco Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, che è stato cauto ma anche abbastanza netto nella sua posizione sull'efficacia di AstraZeneca: «Per ora l'unica cosa sicura che abbiamo è il numero enorme di dosi di vaccino di AstraZeneca somministrate in Gran Bretagna, che hanno portato a una riduzione delle morti e dei ricoveri in rianimazione».

Remuzzi ha sottolineato come la decisione dell'Aifa sia «una questione precauzionale» e che per fare altri tipi di commenti sia «troppo presto. Bisogna aspettare i risultati dell'indagine in corso».

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