«Abbiamo paura»

Tra spaccio e piscio, ad Albino c'è chi è ostaggio a casa sua

Tra spaccio e piscio, ad Albino c'è chi è ostaggio a casa sua
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Ha fatto breccia la lettera sottoscritta da 44 comendunesi che denunciano - a Comune di Albino, Polizia locale, Carabinieri, Polizia di Stato, Procura della Repubblica e media - una situazione di degrado, spaccio e atti molesti. Esternano una grave problematica che da diversi mesi interessa le vie dove risiedono e operano, in particolare le zone antistanti la parrocchiale di Comenduno e le vicine aree verdi.

 

 

Scrivono: «Da mesi conviviamo con situazioni di degrado sfocianti in spaccio di stupefacenti “alla luce del sole”, festini a base di alcool e droghe leggere che si protraggono nel cuore della notte con il corredo di schiamazzi, urla e auto clacsonanti, abbandono di rifiuti post-festa in ogni dove, ivi incluse le piccole aree verdi esistenti, dietro al monumento dei caduti, nel porticato della chiesa. Assistiamo alla trasformazione delle nostre mura di casa e del porticato della chiesa in un vero e proprio orinatoio diffuso, con le ben immaginabili conseguenze».

Ne è interessata anche la via Patrioti che «in orario notturno, viene percorsa a tutta velocità da veicoli contromano: è diventato pericoloso rincasare oltre le 21, onde evitare di incrociare queste auto, ovvero incappare in bande dedite alle attività sopra menzionate e che il più delle volte lasciano anche i loro mezzi in aree interdette al posteggio». Una situazione che sta diventando insostenibile tanto che...

 

Articolo completo a pagina 49 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 17 ottobre. In versione digitale, qui.

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