Assurdo a Gorle: ragazzo di 18 anni ferito alla testa da un piombino sparato da qualcuno
Indagano i carabinieri. L'episodio è stato subito stigmatizzato dal sindaco Giovanni Testa e ha suscitato le reazioni di solidarietà di diverse famiglie e residenti
Un fatto di una gravità assoluta e da condannare. Tragedia sfiorata in via Turati a Gorle dove, nella tarda serata di venerdì 17 luglio, un ragazzo di 18 anni è stato colpito alla testa da un piombino compatibile con un’arma ad aria compressa mentre stava chiacchierando con un gruppo di amici. Fortunatamente il giovane ha riportato una ferita che i medici del pronto soccorso di Seriate hanno giudicato guaribile con una prognosi di tre giorni, ma le conseguenze di questo gesto assurdo potevano essere ben peggiori.
Come riporta L'Eco di Bergamo, il 18enne, dopo aver avvertito un improvviso dolore al lato sinistro della testa, si è accorto di avere conficcato nella pelle il piombino ed è stato subito soccorso dagli amici, che hanno avvertito i familiari e le forze dell’ordine. Il ragazzo è stato portato dalla madre all’ospedale Bolognini, dove i medici hanno medicato la ferita ed estratto il piombino, quindi è tornato in via Turati dove ha raccontato l’episodio ai carabinieri della Tenenza di Seriate. Sul posto è intervenuta anche la Polizia locale, per completare gli accertamenti di rito.
In particolare, sarebbero stati sparati tre colpi: due hanno colpito la casetta dell’acqua, mentre il terzo il giovane. Al momento non si sa da dove siano stati sparati e la ragione dell’aggressione improvvisa, visto che nessuno aveva rimproverato o intimato ai ragazzi di andarsene. I militari dell’Arma sono al lavoro per identificare l’abitazione da cui potrebbero essere partiti i colpi grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
L’aggressione ha suscitato le reazioni di solidarietà di molte famiglie e dei residenti, tanto che alcuni genitori sabato sera si sono ritrovati nelle vicinanze della casetta dell’acqua per manifestare il loro sdegno attraverso alcuni striscioni. L’episodio è stato subito stigmatizzato anche dal sindaco Giovanni Testa, che ha espresso la propria vicinanza alla famiglia e al ragazzo, dicendosi deluso e amareggiato per questo episodio violento assolutamente deprecabile.