a cividate al piano

Spezzata la lapide dedicata a quattro giovani morti in un incidente. Appello social per trovare i responsabili

Non si sa ancora se si sia trattato di un evento accidentale o di un atto vandalico. I quattro giovani, tutti tra i 15 e i 17 anni, morirono nel 2001, travolti in moto lungo la strada provinciale 101

Spezzata la lapide dedicata a quattro giovani morti in un incidente. Appello social per trovare i responsabili
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Se si sia trattato di un atto vandalico o di un evento accidentale resta per il momento un mistero. Sta di fatto che la lapide realizzata in memoria di Pietro Caproni, Francesco Caramelli, Luigi Masotti e Francesco Moleri, morti nel 2001 dopo essere stati travolti in sella ai propri motorini lungo la strada provinciale 101, a Cividate al Piano, è stata distrutta.

L’immagine della stele commemorativa spezzata in due, con incisa una stella per ognuna delle giovani vittime (avevano tutti un’età compresa tra i 15 e i 17 anni), è stata pubblicata sui social ieri mattina, domenica 13 giugno.

Immediata la reazione della rete, divisa tra chi esprime la propria amarezza, chi invoca rappresaglie e la ricerca dei colpevoli e ancora chi invece si augura si sia trattato solo di un incidente, magari dovuto al passaggio dei trattori impegnati a tagliare l’erba nel tratto di strada che collega Cividate a Romano di Lombardia.

Tutti, però, chiedono a coloro che eventualmente sapessero qualcosa di mettersi in contatto con i familiari delle vittime, per aiutarli a fare chiarezza sull’episodio.

L’incidente del 2001

Secondo quanto ricostruito all’epoca dalla polizia stradale i quattro amici stavano tornando a casa in motorino, dopo aver trascorso il sabato sera in un pub di Cortenuova. Lungo la provinciale 101 hanno incrociato l’amico Alberto Morosini, che li stata raggiungendo in auto nella speranza che fossero ancora in quel locale.

Morosini nel tentativo di sorpassare un’altra autovettura si schiantò sulla corsia opposta proprio contro i motorini guidati dagli amici. Anche lui morì, due anni dopo l’incidente stradale.

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