Spunti e polemiche della settimana Piccinelli in Sacbo e tutto il resto
Riassumiamo i principali temi del dibattito politico bergamasco, con relative polemiche, nella settimana che si è appena conclusa.
SORPRESA PER LA NOMINA DI PICCINELLI IN SACBO
Il presidente della Provincia Matteo Rossi (Pd) ha nominato il senatore Enrico Piccinelli (Forza Italia) nuovo Consigliere per SACBO, in nome delle larghe intese promesse in campagna elettorale; la scelta però ha sorpreso e fatto storcere il naso a molti. Primo fra tutti, Angelo Capelli, coordinatore Ncd, che alle elezioni provinciali aveva sostenuto la lista Provincia Bene Comune: «È lontana (la nomina di Piccinelli, ndr) dallo spirito con il quale si era deciso di interpretare il nuovo ente», ha esordito Capelli. «Spero - ha aggiunto - che i sindaci riescano a rimediare a questa deriva che hanno preso Rossi e Forza Italia. Mi sento molto distante da questi approcci. Si era deciso che Pd e Forza Italia si presentassero con una lista civica e che come tali ci si muovesse nel merito. Invece qui si fa il solito vecchio giochetto tra partiti».
È intervenuto anche il capogruppo della lista Provincia Bene Comune, Michele Lamera: «La nomina di un parlamentare in carica, quindi rappresentante dello Stato centrale, in rappresentanza dei Comuni all’interno della Sacbo, è l’ulteriore riprova di fatti che ci riportano a quelle stesse logiche spartitorie che ci eravamo prefissati di cambiare. […] Non è questa la direzione che il progetto della “Provincia dei Comuni” deve avere. Di fronte a questi inequivocabili segnali non possiamo che comunicare tutta la nostra delusione e diventa quindi ora fondamentale il passaggio della costruzione del nuovo Statuto della Provincia, che nella sua prima bozza non ha fatto altro che confermare i timori e le preoccupazioni sorti in queste settimane».
Anche all'interno del Pd non sono mancati i malumori, e in molti si sono posti il problema dell'incompatibilità di Piccinelli, che è stato assessore all'agricoltura nella scorsa amministrazione. Secondo il regolamento «a coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della Giunta o del Consiglio della Provincia non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di una Provincia». L'avvocatura della Provincia però ha assicurato sul nulla osta, trattandosi Sacbo di una società partecipata ma non controllata dall'ente pubblico. La stessa tesi sostenuta dall'ex presidente della Provincia Ettore Pirovano dopo la nomina a presidente di Bergamo autostrade.
FORZA ITALIA SI OPPONE AL NUOVO PIAZZALE DELLA STAZIONE
Lunedì, durante il consiglio comunale, è stato presentato il nuovo progetto per il piazzale della stazione di Bergamo, realizzato dall'architetto portoghese Ines Lobo. Il gruppo consiliare di Forza Italia del comune non è apparso convinto della soluzione trovata e ha espresso la sua contrarietà al progetto, sia per aspetti riguardanti la sicurezza che per quelli di tipo economico. All'architetto sono state riconosciute indubbie capacità ma, secondo gli azzurri, la proposta avanzata evidenzia la poca conoscenza della nostra città e delle problematiche che da sempre coinvolgono il piazzale della stazione. «È nostra opinione che il restyling di un luogo così critico vada studiato non solo sulla carta, nell’aspetto e nell’estetica, ma anche valutando elementi quali funzionalità e sicurezza», hanno detto gli azzurri. Secondo i quali «inserire spazi verdi o piante, seppur piacevoli alla vista, trasformerà nuovamente l’intera area in discarica per siringhe, dormitorio o in gabinetto pubblico, rendendo vani tutti i provvedimenti della precedente amministrazione atti a ripristinare la sicurezza di Piazzale Marconi».
Gli esponenti di Forza Italia hanno poi evidenziato i problemi relativi all’aspetto economico: «Riteniamo che una simile spesa - oltretutto non disciplinata tramite bando bensì per assegnazione diretta - che comprende 150 mila euro per il compenso dell’architetto e 400 mila per i lavori di risistemazione (dirottati dal progetto di Astino) potrebbero essere invece utilizzati – almeno in parte – per il potenziamento della sicurezza con postazioni fisse e telecamere aggiuntive».
Agli azzurri ha risposto Massimiliano Serra, capogruppo dei democratici in Consiglio: «L'amministrazione Gori ha avuto il coraggio di rimediare tempestivamente alla scellerata sistemazione di Piazzale Marconi, che è un'eredità della giunta Tentorio». Infine la giunta, con un comunicato stampa, ha tenuto a precisare un'inesattezza definita "macroscopica": «Ines Lobo non percepirà 150mila euro, bensì una somma di gran lunga inferiore. A 150mila euro corrisponde invece il contributo del Gruppo Italcementi, comprensivo dell'onorario della Lobo e di parte dell'intervento di riqualificazione, contributo al quale il Comune aggiunge una somma di 250mila euro per il completamento del piazzale».
BANDERA CONTRO GORI: «IL PARCO DELLA MALPENSATA NON È MERITO SUO»
In settimana, sono iniziati i lavori per il nuovo parco che sarà realizzato nel quartiere della Malpensata. Per celebrare l’evento si è tenuta una cerimonia d’inaugurazione. Il progetto sembra aver riscosso successo, ma il segretario cittadino della Lega Nord, Massimo Bandera ne rivendica i meriti. L'ex assessore all'ambiente, in particolare, ha criticato la presenza all'evento di molti assessori e consiglieri di maggioranza: «In questi giorni è in scena, nel quartiere della Malpensata, una sfilata in pompa magna di assessori e consiglieri di maggioranza impegnati ad inaugurare opere e persino cantieri ereditati interamente dalla giunta Tentorio. Una situazione, che se non fosse per l’eccessiva e sfacciata autocelebrazione, sarebbe una normale conseguenza di un avvicendamento di amministrazione».
Bandera ha ricordato ironicamente come alcuni membri dell'attuale maggioranza si fossero addirittura opposti al generoso stanziamento di fondi destinati alla Malpensata: «Personalmente non ho mai visto così tanti assessori in prima linea orgogliosi e sorridenti di tagliare il nastro di un cantiere per la riqualificazione di un parco frutto del lavoro esclusivo del quartiere e della precedente amministrazione, e per di più avviato a causa di divergenze interne alla nuova Giunta, con oltre quattro mesi di ritardo (è noto a tutti che qualche frangia della attuale maggioranza ritenga che per la Malpensata si sia speso troppo). Ma la cosa ancor più spiacevole è stata quella di assistere durante l’incontro pubblico che precedeva l’inaugurazione del cantiere (in cui sono stato invitato senza diritto di parola) ad un’imbarazzante presentazione (si percepiva la superficiale conoscenza degli assessori al progetto ereditato) durante la quale alle prime domande dei cittadini del quartiere, gli stessi assessori infastiditi si sono affrettati a far chiudere l’incontro perché era prioritario dirigersi al taglio del nastro per la foto di rito e per il rinfresco». Il comunicato si conclude con un auspicio nei confronti dell'attuale amministrazione: «La riqualificazione del Parco della Malpensata [...] è da considerarsi un punto di partenza e non di arrivo, la parte più difficile arriva adesso e mi auguro che tutto il lavoro fatto in passato non venga buttato all’aria, non si perda tempo a definire il progetto di gestione partecipata e di animazione culturale».
POLEMICA TRA PROVINCIA E REGIONE SULLA VARIANTE DI ZOGNO
Il presidente della Provincia Matteo Rossi aveva proposto di vendere le azioni di Brebemi per raccogliere i fondi necessari a conclduere la variante di Zogno. In settimana sono stati approvati due provvedimenti che saranno in grado di far entrare nelle casse della provincia 7,9 milioni di euro. Rossi ha dichiarato «Sono soddisfatto dell'impegno preso dal Consiglio provinciale, la speranza ora è che anche la Regione faccia la sua parte». Critico il capogruppo della Lega Nord, Gianfranco Masper: «Rossi non deve scaricare su altri la responsabilità del mancato finanziamento, quando in effetti è la Provincia a non aver fatto alcun atto in tal senso. Anche la decisione di vendere le azioni di Autostrade lombarde finirà in un nulla di fatto come per la vendita delle azioni della Serenissima che avevano criticato».
Nel frattempo anche la Regione s'era messa al lavoro, confermando l'impegno a destinare i fondi promessi, come dichiarato dall'assessore regionale all'ambiente Claudia Terzi: «La variante di Zogno resta una assoluta priorità per Regione Lombardia. È confermato l'impegno a inserire i 16 milioni di euro nel bilancio regionale in approvazione entro fine anno e abbiamo dato la completa disponibilità ad un eventuale sopralluogo entro Natale». L'assessore ha poi lanciato una provocazione verso il presidente della Provincia: «Mi dispiace invece vedere che nell'assestamento di bilancio della Provincia di Bergamo non c'è nemmeno un centesimo per questa opera strategica. Perchè al di là delle chiacchiere sulla Brebemi, già smentite dai vertici dell'azienda stessa, nel bilancio di via Tasso non hanno investito un euro». Venerdì 28 novembre è arrivata la delibera ufficiale per lo stanziamento dei fondi da parte della Regione, ma nel comunicato viene richiesta, come condizione necessaria, l'attestazione documentata dei 7,8 milioni di euro che competono alla Provincia.
A TREVIGLIO LA MAGGIORANZA SI DIVIDE SUL NUOVO PIAZZALE SETTI
Anche a Treviglio si discute di una piazza. In questo caso trattasi di Piazzale Setti, che la giunta del sindaco Beppe Pezzoni vuole liberare dalle auto con la costruzione di un parcheggio interrato, e dove vuole realizzare una gradinata che diventi teatro degli eventi sociali dei cittadini. La proposta però ha spaccato la maggioranza: Forza Italia, infatti, si è duramente opposta a questo progetto, definendolo per più motivi uno spreco di denaro pubblico: «È uno spreco enorme di denaro dei contribuenti, a fronte di un costo di quasi quattro milioni di euro il numero di parcheggi pubblici scende da 135 a 118 (circa 33mila euro per posto auto). Inoltre il costo della sosta aumenterà a un euro l'ora». A preoccupare sono anche le ripercussioni sulle attività commerciali presenti nei dintorni del piazzale: «Per un anno o più le attività commerciali ed economiche del centro storico verrebbero danneggiate, perchè prive dell'attuale parcheggio e quindi non comodamente accessibili, oltretutto in un momento di grave crisi economica. Si realizza una piazza che non serve, mentre l'Amministrazione dovrebbe invece pensare a vivacizzare le piazze che si trovano a breve distanza». Non convince neanche l'idea delle gradinate come luogo sociale: «L'anfiteatro che si vuole costruire sulla piazza sovrastante il parcheggio, inoltre, non è compatibile con l'utilizzo del parcheggio medesimo: come si può pensare di ospitare un concerto o una recita con le auto che escono dal parcheggio o che passano sulla circonvallazione? Un anfiteatro all'aperto per gli spettacoli va bene a Taormina, non a Treviglio».