Stalking sulle ex allieve, assolto a Bergamo il giudice Francesco Bellomo
Il magistrato (sospeso): «Stabilire un dress code non è reato»

L’ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo è stato prosciolto dalle accuse di stalking e violenza privata nei confronti di tre borsiste della scuola per magistrati “Diritto e scienza”. La decisione è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare di Bergamo, davanti al quale si discuteva il caso dopo che un anno e mezzo fa il giudice barese aveva dichiarato la propria incompetenza. Prosciolto anche l'ex pm di Rovigo Davide Nalin, ritenuto co-responsabile di un episodio di stalking e violenza privata nei confronti di una ragazza.
Bellomo era finito agli arresti domiciliari nel luglio 2019, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Bari, che ipotizzava avesse maltrattato le sue allieve (con alcune delle quali aveva anche relazioni intime) alle quali avrebbe imposto rigidi codici di comportamento e dress code con tanto di minigonna e tacchi a spillo, arrivando persino a controllarne profili social e frequentazioni. Il Tribunale del Riesame lo aveva poi rimesso in libertà, imponendo il divieto di insegnamento per un anno e il magistrato aveva dovuto quindi lasciare la sua scuola.
«Stabilire un dress code non è reato - afferma Bellomo, come riportato dal Corriere Bergamo -. Era un contorno. Io ti faccio frequentare la scuola gratis e tu ti vesti in un determinato modo quando devi rappresentarla, per esempio alle manifestazioni istituzionali o in tribunale». Oppure alle feste. «Erano previsti tre target — chiarisce Bellomo —: uno per il tribunale, uno per occasioni come convegni e il terzo per le feste, ma non ho mai chiesto di andare scollate o con i tacchi a spillo. Per le feste, il dress code era colori, tacchi normali e gonne. E poi era previsto anche per gli uomini».