Di che si tratta davvero

Una startup da 3 milioni di dollari per mettere le mani su...Bigfoot

Una startup da 3 milioni di dollari per mettere le mani su...Bigfoot
Pubblicato:
Aggiornato:

Ognuno di noi ha un proprio sogno nel cassetto, bello o brutto che sia. E cerca in tutti i modi di perseguirlo. Proprio per questo, Carmine "Tom" Biscardi, un ricercatore americano, ha da qualche tempo iniziato una campagna di crowdfunding per il progetto che da anni tenta di realizzare. Oramai proporre un’idea e cercare finanziamenti tra il pubblico del web è praticamente una moda per tutti coloro che non possono autofinanziarsi. In tanti casi gli utenti digitali hanno sostenuto progetti che nel tempo si sono ingranditi fino a divenire veri e propri casi di successo internazionale. È facile immaginare che anche Tom nutra tali aspettative per il suo progetto.

Ma - forse è meglio dirlo subito - lui non ha in mente di scrivere un romanzo o disegnare una nuova collezione di orologi. Carmine Biscardi vuole catturare un Bigfoot nella foreste del nord America. Eh già, perché Mr. Biscardi è uno studioso di Sasquatch – un sinonimo per indicare la leggendaria figura – e, assieme al suo team di esperti, spera di raccogliere la modica cifra di 3 milioni di dollari per iniziare una spedizione che li porti a catturare la mitologica figura.

 

bigfoot

 

Tim è un personaggio molto discusso, da alcuni studiosi è considerato poco attendibile sia per quanto riguarda le testimonianze in merito agli avvistamenti di Bigfoot che per le tesi sostenute negli articoli da lui scritti. Per molti altri, invece, è una vera e propria autorità, seguito e osannato nelle numerose conferenze che tiene sul tema in tutt’America.

Com’è fatto un Bigfoot? La leggendaria creatura scimmiesca si dice che viva prevalentemente nelle foreste del nord America, in particolare nello stato di Washington e Oregon. Naturale che le segnalazioni di avvistamento siano arrivate da tutto il mondo, pur senza mai essere prese seriamene in considerazione perché tacciate di psicosi collettiva. Prima di indagare se la sua esistenza sia reale o frutto di qualche ingegnoso scherzo proviamo a descrive la sua fisionomia.

Secondo alcune ricostruzioni, questa creatura dovrebbe essere alta intorno ai 2,5m, con dimensioni che variano a seconda del sesso. La sua caratteristica principale è una folta peluria scura che copre tutto corpo e che varia dal rosso scuro al nero. I suoi piedi sono enormi, da qui deriva anche il termine Bigfoot, e lascerebbero tracce di 40-46 cm sul terreno. È una sorta di grande ominide (o primate bipede) con il volto relativamente simile a quello di un uomo. I testimoni dicono che ha dei grandi occhi mentre non si noterebbe traccia del collo. In base alle descrizioni peserebbe intorno ai 200 chilogrammi.

Per quanto riguarda il suo nome, ci sono anche altri  sinonimi con cui poterlo citare. Gli indiani Salish della Columbia britannica chiamavano queste creature "Sasquatch", che significa "uomo selvatico delle foreste". Le tribù indiane della California del nord le chiamavano "Oh-mah-ha"; mentre per quelle della zona delle Cascades erano "Seeahtiks".

 

 

L’origine di una leggenda. Gli avvistamenti che fino ad oggi testimoniano l’esistenza di questa bestia sono numerosissimi. Il primo risale addirittura al lontano 1811, quando un esploratore riferì di avere trovato tracce di uno strano animale sulle montagne degli Stati Uniti nord-orientali. Erano molto più grandi rispetto a quelle lasciate da tutti gli animali conosciuti. L’esploratore provò a seguirle, ma non riuscì a rintracciare l’essere che le aveva lasciate.

Negli anni a seguire avvistamenti o tracce di questa bestia si sono moltiplicate senza sosta. Ce n’è una carina, che vale la pena ricordare. Oggi può sembrare una barzelletta, ma il 4 luglio del 1884 il Dayly Colonist di Victoria, Columbia britannica, pubblicò addirittura un articolo sulla cattura di un Bigfoot. L’esemplare incatenato non era ancora adulto, infatti non superava i 120cm di altezza e pesava solo una sessantina di chili. Che cosa ne fecero non ci è dato saperlo.

Invece, la prova più verosimile dell'esistenza di questo animale è un video girato il 20 ottobre 1967 dai cacciatori Roger Patterson e Bob Gimlin. La pellicola fa vedere una creatura molto alta e dalla folta peluria nera, capace di camminare sulle zampe posteriori. Nel filmato, girato vicino al fiume Bluff Creek, si osserva la creatura procedere con passo malandato, girarsi verso i due uomini e poi addentrarsi nella foresta. A distanza di molti anni nessuno ha accertato la veridicità di tale filmato.

 

01

 

La parola alla scienza (?). Alcuni ricercatori del Colorado hanno affermato di essere riusciti a tracciarne la mappa genetica. Lo studio si basa su 111 campioni, tra i quali fibre, capelli, peli, sangue e altri tessuti, raccolti nel corso degli anni nelle foreste del Nord America. Dopo cinque anni di studi sui campioni di Dna di Piedone, il team ha pubblicato i risultati sulla rivista scientifica De Novo Journal of Science. Gli scienziati ipotizzano che il leggendario Bigfoot sia un incrocio ibrido di Homo Sapiens moderno con una nuova specie di primati, dall'unione dei quali è nata una specie ad hoc, battezzata Homo Sapiens Cognatus.

Ma se c’è chi spende anni e anni della propria vita a dimostrarne l’esistenza c’è chi, invece, è assolutamente convinto del contrario. Infatti sono tanti gli studi che smascherano le prove raccolte fino ad oggi, rivelando che si tratta di veri e propri casi di frode ai danni dell’opinione pubblica. Sono stati diversi i cacciatori che hanno dichiarato di esser riusciti ad uccidere un Begfoot. Poi, ogni volta, dopo una prima analisi, si è sempre scoperto che si trattava di orsi dalle dimensioni particolarmente grandi. Insomma, realtà o leggenda che sia, il Bigfoot continua a far parlare di sé.

Seguici sui nostri canali