Stimati ancora 52,4mila bergamaschi con sintomi Covid: il report della web app "Oggi come stai"
Nelle ultime due settimane, 80mila persone sono tornate a spostarsi per lavoro: l'1,1 per cento è potenzialmente contagioso
A distanza da quindici giorni circa dal primo, venerdì 8 maggio è stato diffuso il secondo report dei risultati finora raccolti da "Oggi come stai", la web app sviluppata da Ats Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo e il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci della Provincia.
La crescita degli utenti attivi (ovvero quelli che aggiornano quotidianamente la loro condizione), in questa fase, è stata importante: si è passati da 39mila soggetti a ben 50.800 (su 57.419 iscritti complessivi). Come spiega il rapporto, sulla base della proiezione di questi utenti sui numeri reali della popolazione della provincia bergamasca, si stimano 52.400 persone attualmente con sintomi, pari al 4,7 per cento della popolazione della Bergamasca. Un dato in calo rispetto al 5,6 per cento di due settimane fa. Sempre sulla base delle risposte fornite alla web app, si stimano 331mila persone che hanno avuto sintomi nelle scorse settimane. Di queste, lo 0,5 per cento sarebbero ancora potenzialmente contagiose, secondo una ricostruzione basata sulla data di fine dei sintomi riconducibili a Covid-19.
Complessivamente, quindi, sono 383mila, il 35 per cento della popolazione, i bergamaschi che hanno avuto o hanno sintomi riconducibili al Covid: una quota a cui possiamo aggiungere – spiegano alcuni virologi che collaborano al progetto – un ulteriore dieci per cento di asintomatici. Rispetto all’ultimo aggiornamento, inoltre, si riscontra che ottantamila persone in più si muovono per lavoro: l'avvio della fase 2 ha determinato una crescita del numero di bergamaschi che ora si spostano per lavoro sul territorio. Si stima che 338.600 persone si muovano per lavoro nella provincia di Bergamo, circa il 30,4 per cento della popolazione, dato ben superiore al 23,2 per cento registrato solo nella ricognizione di due settimane fa. Di questi bergamaschi, l’1,1 per cento dei potenzialmente contagiosi si deve muovere per lavoro. In provincia si stimano 12.300 persone, un dato comunque in netto calo (-9.700) rispetto al 20 aprile scorso.
«Uno dei problemi della fase 2 – spiega Marcella Messina, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei 243 Sindaci e dei 14 ambiti territoriali della Provincia di Bergamo – è proprio la difficoltà di un monitoraggio dei dati e della situazione sul nostro territorio, in assoluto tra i più colpiti. Questo strumento, quindi, è e sarà ancora più utile nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, visto che molti bergamaschi sono tornati a lavorare e molte persone hanno ripreso a uscire dopo il periodo di quarantena: aderendo a oggicomestai.it e fornendo quotidianamente le informazioni sul proprio stato di salute, possiamo avere una mappatura chiara di quale sia l’andamento del virus sul territorio, orientando o chiedendo scelte precise alle autorità sanitarie. I dati che abbiamo potuto analizzare in questi giorni, ci consegnano un quadro per certi versi rassicurante, ma c’è ancora molto da lavorare, soprattutto in termini di prevenzione e garanzia di sicurezza. Il fatto che siano anche che molti bergamaschi stiano chiedendo ed eseguendo i test sierologici può darci un’ulteriore grande mano nella mappatura del virus a Bergamo e provincia».
Riassumendo, dunque, ecco quali sono i numeri stimati dell’epidemia in Bergamasca in questo momento:
- 383 mila hanno avuto o hanno sintomi;
- oltre 6 mila la stima decessi Covid;
- 35% impatto sulla popolazione;
- 10% stima asintomatici;
- 45% impatto complessivo (circa 495mila);
- 58 mila potenzialmente contagiosi (52,4 mila attuali + 5,6 mila con fine sintomi da meno di 14 gg);
- 12.300 persone potenzialmente contagiose che si muovono per lavoro