Il medico che vorrebbe regalare il vaccino russo anti-Covid a San Giovanni Bianco
Marcello Ferrada de Noli vorrebbe importare 740 dosi del vaccino Sputnik V da donare agli over 70. Il sindaco Marco Milesi si dice però contrario a qualsiasi tipo somministrazione di vaccini che non abbiano ottenuto l'autorizzazione dell’Ema, agenzia europea per i medicinali

Nei giorni in cui si inizia a discutere del piano di somministrazione del vaccino anti-Covid in Italia e quando in UK è già iniziata la somministrazione, c’è anche chi vorrebbe importare nella Bergamasca 740 dosi del vaccino russo Sputnik V. Come racconta Corriere Bergamo, l’iniziativa è promossa da Marcello Ferrada de Noli, accademico svedese, dottore in scienze mediche e professore emerito di scienze della salute pubblica ed epidemiologia in Svezia. Il problema è che anche se arrivasse in Italia, il vaccino russo non avrebbe le autorizzazioni da parte dell’Ema, l’agenzia europea per i medicinali, e quindi sarebbe inutilizzabile.
Ferrada de Noli è nato in Cile da una famiglia di origini genovesi. Fu tra i fondatori del Movimento della Sinistra Rivoluzionaria e dovette fuggire in Svezia per scappare alla dittatura di Pinochet. Da diversi anni, inoltre, trascorre alcuni mesi all’anno a San Giovanni Bianco, dove a maggio ha contribuito anche alla redazione di uno studio epidemiologico sulla Val Brembana secondo cui il 39 per cento dei residenti in paese era stato colpito dal virus.
Come spiegato dallo scienziato, in attesa di ottenere l’autorizzazione dai Ministeri della Salute e degli Esteri, le dosi sarebbero destinate ai cittadini con più di 70 anni e verrebbero importante dall’Ungheria. Il sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi è però restio ad accettare la donazione. Il primo cittadino si è infatti detto contrario ad autorizzare qualsiasi tipo somministrazione di vaccini che non abbiano ottenuto in precedenza il placet dell’Ema. L'agenzia, al momento, non starebbe neanche verificando l’efficacia e le controindicazioni del vaccino russo.