Superstizioni che non ci sono più Tipo il gatto nero porta sfortuna
Le superstizioni sono dure a morire, esattamente come i pregiudizi. Un po’ ci si siamo affezionati, alle superstizioni, perché ci ricordano casa, le tradizioni familiari e culturali. Eppure alcune di queste stanno lentamente scomparendo. Sappiamo che ci sono, o meglio che c’erano, però non ci crediamo più. Tutto merito della scienza, probabilmente.
1) Storie di specchi e di padelle
Uno specchio o un vetro rotto porterà sette anni di sfortune incalcolabili. Oggi badiamo di più alla pulizia dei vetri, che alla loro incolumità. E poi non è affatto vero che specchi e sfortuna siano strettamente imparentati: ne ha fatta esperienza diretta chi scrive che, evidentemente, è ancora viva e vegeta. Girava poi una diceria, secondo cui se si guarda fisso una padella con dell’acqua in cottura, questa non bollirà mai. In un mondo di maghi e streghe, probabilmente.
2) Le carote e la vista
«Mangia le carote, che aiutano la vista». Chi non ha sentito pronunciare una frase simile dalla propria nonna o madre. La scienza dice che il betacarotene non ha alcun effetto positivo sugli occhi, però questa falsa credenza ha tutta una sua storia interessante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, si diceva che i piloti notturni avevano una vista migliore perché mangiavano carote. C’era il trucco: avevano montato dei radar e nessuno se n’era ancora accorto.
3) Le verruche dei rospi
I rospi trasmettono le verruche, se vengono toccati. Niente di più falso. I bozzi di questi anfibi sono una loro caratteristica fisica e le verruche si trasmettono attraverso un virus, umano al 100 percento.
4) Non guardare la tv che se no ti rovini gli occhi
E invece no. Gli schermi non hanno degli effetti dannosi sulla vista, almeno non così dannosi da comportare la perdita di qualche diottria.
5) Maschio o femmina?
Se la pancia della futura mamma è rotondeggiante, nascerà una femmina, se è a punta, sarà un maschietto. Mmm no. Non funziona così.
6) Non schioccare le nocche
Farlo non procura l’artrite, però a lungo andare potrebbe ridurre la capacità di presa e la flessibilità. Meglio evitare, quindi, in ogni caso.
7) Malattie e capelli bagnati
Non c’è nessuna correlazione, checché se ne dica. I raffreddori e le febbri, infatti, sono tutti causati dai virus. Al massimo ci toccherà un po’ di cervicale.
8) Peli rasati, peli più spessi
Le ragazze evitano accuratamente i rasoi, per evitare di ritrovarsi delle spine di cactus sui polpacci. E invece usano tanta premura per nulla: pensate agli uomini. Se il rasoio fosse il fautore del pelo spesso, avrebbero degli aculei di porcospino sulle guance.
9) Quando si ha la febbre, si mangia di meno
Al contrario, è importante recuperare le energie con una dieta sana e equilibrata, ricca di liquidi. Mai digiunare quando si è febbricitanti! Si indebolirebbe il fisico, proprio quando questo ha bisogno di reagire alla malattia.
10) I gatti neri
Finalmente l’avversione per il gatto nero è finita, il loro potenziale malefico sfatato e le loro influenze nefaste sugli automobilisti sono definitivamente smentite. Basti pensare che per gli inglesi sono dei potentissimi portafortuna.