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Svaligiato per la quarta volta in un mese l'asilo Rodari di Treviglio, nonostante le telecamere

La videosorveglianza appena installata era stata disattivata per un problema tecnico. Spariti pc e tablet acquistati da pochi giorni e mai usati

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È ormai un appuntamento fisso quello dei ladri alla scuola dell'infanzia "Rodari" di via Bignamini, zona nord di Treviglio: in un mese i colpi sono stati quattro. Questa notte il più grave: sono spariti buona parte dei computer e dei tablet che sarebbero serviti per un innovativo progetto didattico. Erano stati appena consegnati alla scuola ed erano intonsi: mai usati.

Ancora ladri nelle scuole di Treviglio

I ladri sono entrati in azione quattro volte da fine marzo a oggi. La prima volta il 28 marzo, quando si erano "dedicati" alle macchinette per il caffé, svuotate. Settimana scorsa, mercoledì 26 aprile, e la sera seguente, giovedì 27 aprile, si sono registrati nella stessa scuola due colpi nel giro di 24 ore. Sono state di nuovo svuotate le macchinette ed erano stati rubati un pc e una macchina fotografica.

La beffa delle telecamere appena installate

Dopo i due furti di settimana scorsa, venerdì il Comune aveva fatto installare un impianto di videosorveglianza, che tuttavia era ancora "provvisorio", e per ragioni tecniche aveva bisogno di un nuovo intervento per funzionare. Proprio ieri i tecnici avevano verificato infatti che nei primi giorni di attivazione non aveva potuto registrare nulla, per problemi tecnici. L'impianto era quindi stato disattivato per essere riparato.

Il colpo di questa notte

Il tempismo del quarto colpo lascia interdetti: proprio questa notte, indisturbati come sempre ed entrando come le altre volte forzando una porta, i ladri sono entrati e hanno portato via buona parte delle strumentazioni informatiche che l'istituto comprensivo "Grossi" aveva recentemente acquistato tramite fondi europei. Quattro computer e cinque tablet mai nemmeno tolti dalle loro scatole, che erano stati appena comprati attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON) del Miur, e che insieme ad altra strumentazione più sofisticata nei prossimi mesi sarebbero serviti a realizzare un laboratorio didattico multimediale nell'atrio della stessa scuola dell'infanzia.

Indagano i carabinieri: rilievi scientifici per cercare le impronte

Stamattina, in via Bignamini si sono precipitati i carabinieri della compagnia locale e i colleghi del reparto investigativo di Bergamo, che hanno analizzato l'ufficio in cui i pc e i tablet erano custoditi. Dall'armadio, trovato forzato, in cui si trovavano hanno cercato di rilevare eventuali impronte digitali utili alle indagini.

La protesta della dirigente dell'IC "Grossi" di Treviglio

Come già in passato, l'ennesimo furto ai danni delle scuole trevigliesi rimette sotto i riflettori il problema della sicurezza della estrema vulnerabilità delle strutture scolastiche alle incursioni dei ladri. Nel corso degli ultimi anni, nella sola zona attorno a a Treviglio i colpi sono stati decine, e centinaia i computer destinati all'educazione digitale dei più piccoli trafugati per essere immessi - dopo poche modifiche tecniche - sul mercato nero. Un problema enorme per la didattica, oltre che un colossale spreco dei (pochi) fondi pubblici destinati all'istruzione.

"Siamo abbattuti e arrabbiati - ha commentato la dirigente scolastica del "Grossi" Annalisa Settimio, che questa mattina era sul luogo del furto - Le nostre strutture sono vulnerabili, ed è da mesi che chiedo che si installi un sistema di allarme. Ora dovremo ricomprare tutto: quella rubata stanotte era la prima tranche della strumentazione per un progetto legato al settore degli Ambienti educativi per l'infanzia che ci avrebbe consentito di realizzare nell'atrio della scuola una grande agorà con laboratori didattici".

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