e le messe si fanno sui social

Svuotate le acquasantiere e a funerali e matrimoni niente scambio della pace

Svuotate le acquasantiere e a funerali e matrimoni niente scambio della pace
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La Diocesi di Bergamo ha ulteriormente ragguagliato le parrocchie e i fedeli su alcuni comportamenti da tenere in merito alle restrizioni imposte dalle autorità sanitarie regionali, in materia di fede. Nelle chiese, che rimangono aperte per le sole preghiere individuali, si è fatta togliere l’acqua lustrale dalle santiere. Sono state sospese tutte le celebrazioni quaresimali, dall’imposizione delle ceneri, alle Via Crucis e liturgie penitenziali. Ogni sacerdote è invitato a celebrare la Messa in forma privata, escludendo il concorso di popolo. Su questo tema i parroci stanno implementando situazioni social, come le dirette Facebook (è accaduto nel santuario di Borgo Santa Caterina), o in streaming, utilizzando le sale consiliari dotati del relativo impianto, o via radio o per televisione per quanti ne abbiano facoltà. I fedeli possono seguire le varie Messe quotidiane o domenicali proposte dai canali tradizionali nazionali. Visto che domenica 1 marzo non è possibile accedere alle Messe, i fedeli sono dispensati dall’obbligo del precetto festivo e sono invitati alla preghiera. Battesimi, matrimoni e funerali vengono celebrati in forma strettamente privata, riferita ai soli familiari, evitando cortei. Durante queste celebrazioni non si viene invitati allo scambio della pace e alla Comunione la particola viene distribuita sulle mani. Si ribadisce che tutte le attività degli oratori e delle parrocchie che riguardino incontri di gruppo, riunioni, conferenze, gite, pellegrinaggi, uscite culturali, siano sospesi e che cinema, campi da gioco sportivi e altri luoghi di ritrovo, bar, sale della comunità vengano chiusi. Il Vescovo Francesco esprime in modo accorato la sua vicinanza invocando con la sua benedizione la protezione del Signore su tutti e su ciascuno, mentre segue con attenzione la situazione mantenendosi in stretto contatto con la Prefettura e le Istituzioni pubbliche sanitarie, sociali, civili e militari, a cui rivolge un particolare ringraziamento per la qualità e la premura del loro servizio alla nostra comunità.

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