Tagliati gli alberi a Cascina Spina, l’ultimo “polmone verde” di Urgnano: è polemica
A sollevare la questione l’ex consigliere comunale Olivo Campana. Il sindaco ha spiegato che il taglio è stato fatto per riqualificare l'area, sulla quale sorgono capannoni abbandonati dagli anni '70
I filari alberati in località Cascina Spina, da molti considerati l’ultimo “polmone verde” di Urgnano, sono stati abbattuti e in paese è scoppiata la polemica. A sollevare la questione, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, è stato l’ex consigliere comunale Olivo Campana.
«Una distesa vuota e degradata di alberi di 45-50 anni abbattuti, filari di ceppaie, cataste di ramaglie, radici strappate, questa è la scena desolante alla Cascina Spina, la zona alberata e boschiva vicina all’abitato – ha commentato –. Il Covid, che tanta sofferenza ha portato al nostro paese, che ha fermato le nostre attività e la nostra vita sociale, guarda a caso, ha invece permesso lo scempio assurdo di questo patrimonio “boschivo” naturalistico e paesaggistico che doveva essere tutelato e valorizzato anche a beneficio della qualità della vita della nostra comunità».
Campana ha quindi lanciato un appello ai residenti, ai gruppi, alle associazioni e a «quanti hanno a cuore la salute e il futuro del nostro paese per attivarsi e dare una mano a individuare le responsabilità e a ripristinare e tutelare il patrimonio naturistico dell’area».
La posizione del Comune
Di ben altro avviso è l’amministrazione comunale, interessata a portare a compimento la riqualificazione dell’area, abbandonata dagli anni ’70, dopo che un’impresa privata si è fatta avanti per avviare i lavori.
«Per portare a termine la riqualificazione è stata condotta una pulizia degli argini, rimosse le piante cadute in seguito agli eventi atmosferici e pulite le piante che avevano occupato la zona dei capannoni – ha spiegato il sindaco Efrem Epizoi –. L’idea è quella di ripiantumare gli alberi abbattuti. Ma su quei capannoni ci sono circa 20 mila metri quadrati di amianto. La proprietà ci ha avvisato che l’intenzione è quella di bonificare il sito. Tutta quella quantità di amianto non mi lascia sereno, seguiremo passo passo l’evoluzione della faccenda, con un occhio di riguardo anche alla piantumazione».
Il parere delle minoranze
Contro l’operazione si è scagliata anche la consigliera comunale di minoranza indipendente Maria Rosaria Zammataro, che si domanda che fine abbiano fatto le ampie distese alberate che abbellivano Urgnano. «Passando nei paraggi della Cascina Spina ora tutto è appiattito – ha evidenziato -. Pure lungo i sentieri che collegano Urgnano a Basella, a Cologno al Serio e a Spirano è stata fatta una operazione di maxi taglio degli alberi».
Zammataro spiega di aver inoltrato al Comune una richiesta di accesso agli atti, per conoscere e analizzare i documenti necessari a comprendere le motivazioni di tale scelta amministrativa. «Non è mia abitudine dare giudizi affrettati o muovere critiche senza prima aver analizzato a fondo la questione – specifica -. Tuttavia resta il fatto che le ampie distese alberate situate nelle periferie di Urgnano e Basella, spesso meta di passeggiate lungo i sentieri, lontani dal centro abitato e immersi nel verde, hanno lasciato il posto a tanta legna da ardere. Chissà quanti anni ci vorranno per poter ripristinare quei polmoni verdi che hanno dato tanta bellezza e tanta linfa vitale al nostro territorio».