Tante incertezze

Tamponi rapidi in farmacia in arrivo da giovedì, ma molti farmacisti non sono pronti

L'accordo con Regione prevede l'avvio del servizio su prenotazione telefonica o online, ma della piattaforma ancora non si sa nulla. E molte attività della provincia ammettono che partiranno più tardi. Il costo sarà di almeno 28 euro, gratis per il mondo scuola (ma dall'1 marzo)

Tamponi rapidi in farmacia in arrivo da giovedì, ma molti farmacisti non sono pronti
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Il presidente di Federfarma Bergamo, Giovanni Petrosillo, ha confermato le date per l'arrivo dei tamponi rapidi nelle farmacie: da giovedì 25 febbraio saranno disponibili quelli a pagamento, su prenotazione in farmacia o su apposita piattaforma online da compiere all'inizio di settimana. Dal primo marzo, invece, saranno disponibili gratuitamente per il personale scolastico.

L'arrivo della circolare regionale con gli ultimi dettagli è attesa per oggi, lunedì 22 febbraio, o domani, anche se il cambio di direttore generale alla guida del Welfare regionale, con l'addio di Marco Trivelli, ha rallentato il procedimento di delibera. Dopo i problemi di dicembre, con la proposta di un iter troppo complicato per i farmacisti, che l'avevano rispedita al mittente, la normativa è stata finalmente ridefinita, con procedure più semplici: non serviranno più né la ricetta né la presenza del medico di base.

Chiaramente per necessità organizzative sarà richiesta la prenotazione. Verrà eseguito un tampone ogni venti minuti, per evitare code e assembramenti nelle farmacie, che nel frattempo stanno organizzando i loro spazi: nel caso non si potessero effettuare tamponi all'interno, si organizzeranno spazi esterni (i famosi gazebo) oppure si faranno anche fuori orario.

Alcuni farmacisti della provincia hanno però precisato che il prezzo di 20-22 euro, indicato da diverse testate, non è corretto in quanto difficilmente tamponi di questo tipo possono avere un costo inferiore ai 28 euro, contro i comunque 35 circa delle strutture private. Gli stessi farmacisti hanno inoltre precisato che molti di loro non partiranno col servizio entro la data prevista e che per il momento non sono ancora a conoscenza di dove effettuare la prenotazione online. I cittadini dei Comuni dove non è ancora disponibile il servizio dovranno, in alternativa, rivolgersi ancora al loro medico di base, che deciderà se sarà il caso di effettuare il test rapido.

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