Tamponi rapidi in piazza, il sindaco dice no alla farmacia: è polemica a Treviglio
La titolare della farmacia “Piccinelli” aveva proposto di allestire un gazebo in piazza Garibaldi per l’esecuzione dei tamponi rapidi. Il sindaco ha stoppato l'iniziativa dicendo che è rischioso portare potenziali positivi in centro città. «Un punto tampone esiste già a Treviglio»
C’è rammarico a Treviglio dopo che il sindaco Juri Imeri ha bocciato la proposta avanzata da Patrizia Siliprandi, titolare della farmacia Piccinelli di via Verga, di allestire un gazebo in piazza Garibaldi per l’esecuzione dei tamponi rapidi.
«Non voglio assolutamente creare polemiche politiche – commenta la farmacista interpellata dai colleghi di PrimaTreviglio – il mio obiettivo, in questo momento di emergenza, è di contribuire ad aiutare i miei concittadini. Ecco perché speravo che dal Comune ci fosse una maggiore apertura». Apertura che però non c’è stata.
L’accordo tra Pirellone e farmacie
Anche Regione Lombardia, così come è avvenuto in tutta Italia, ha firmato l’accordo con Federfarma, Assofarm/Conservizi e Federazione ordini farmacisti per consentire alle farmacie di effettuare i tamponi rapidi. Test che, per ragioni di sicurezza, sarebbero stati eseguiti in gazebo allestiti all’aperto.
«Mi è sembrata un’ottima idea – aggiunge Siliprandi –. Ho chiesto al Comune la possibilità di posizionare all’esterno della mia attività un gazebo di 9 metri quadrati. Non ho seguito l’iter tramite lo Sportello unico delle attività produttive perché penso che in situazioni di questo tipo la burocrazia vada limitata. Ero convinta di fare un servizio prezioso per la città. Invece non me lo hanno permesso».
Servizio negato per ragioni di sicurezza
«Alle farmacie che stanno facendo richiesta, comprese quelle gestite da Ygea, gli uffici stanno rispondendo chiedendo i necessari chiarimenti – replica Juri Imeri –. È evidente infatti che portare potenziali positivi in centro alla città può rappresentare un problema, quindi ritengo doveroso che si chiedano informazioni adeguate e puntuali. I protocolli standard infatti individuano misure generali, che poi vanno calate nella realtà. Peraltro un punto tamponi a Treviglio esiste, dove si accede in auto e in massima sicurezza».