Tentati furti, aggressioni e minacce: Daspo urbano da Comun Nuovo e Mozzo per un 57enne
La decisione dalla Questura dopo gli episodi avvenuti in due bar, il soggetto aveva anche aggredito e minacciato i carabinieri
Ha danneggiato il distributore di sigarette di un bar tentando di scassinarlo e, in un altro, ha minacciato il titolare con un'arma impropria e provato a derubare un cliente. Gli episodi, avvenuti nel mese di giugno, sono costati il Daspo urbano per un anno dai locali dei comuni dove ha colpito a P. A., un 57enne italiano, destinatario anche dell'obbligo di firma.
Tentati furti, aggressioni e minacce
Il primo episodio è avvenuto lo scorso mese a Comun Nuovo, dove i carabinieri di Zanica hanno denunciato il soggetto perché, di notte dopo la chiusura dell'esercizio, aveva cercato di aprire con le maniere forti il distributore automatico di sigarette e tabacchi. Tuttavia, gli era riuscito unicamente di danneggiarlo, dato che alla fine non era stato in grado di portare via niente perché non era arrivato nemmeno ad aprirlo. Le successive indagini dei militari lo hanno identificato come il responsabile del tentato furto.
Questo primo fallimento non deve essere tuttavia bastato all'uomo che, in seguito, in un'altra occasione era entrato in un bar di Mozzo in via Crocette, dove aveva minacciato il titolare con un coccio di bottiglia e cercato di derubare del borsello uno degli avventori. Data la situazione, si era chiamato il 112 e i carabinieri di Curno, arrivati sul posto, erano stati aggrediti e minacciati dal 57enne, che poi aveva anche fornito delle false generalità.
Il Daspo urbano
La Questura, dopo le segnalazioni dei militari, ha così richiesto il Dacur per l'uomo, convalidato dal gip del Tribunale di Bergamo. Oltre a non poter accedere o stazionare nelle immediate vicinanze dei locali nei due comuni dove ha commesso i fatti per dodici mesi, ha l'obbligo di firma alla stazione dei carabinieri di Curno, dove dovrà presentarsi ogni martedì, giovedì e sabato alle 21.30.
In caso di violazione, il trasgressore rischia una denuncia, il carcere da uno a tre anni e una multa che può andare dai diecimila ai 24mila euro.