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Tentò di uccidere l'ex moglie con sei colpi di pistola, pena ridotta a 12 anni in appello

L'episodio risale al 27 settembre 2018. Salvatore D'Apolito era stato condannato in primo grado a 16 anni con rito abbreviato

Tentò di uccidere l'ex moglie con sei colpi di pistola, pena ridotta a 12 anni in appello
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Salvatore D’Apolito, 51 anni originario di Foggia, il 27 settembre 2018 sparò all’ex moglie Flora Agazzi sei colpi di pistola, ferendola gravemente a Negrone di Scanzorosciate. Condannato in primo grado a 16 anni di carcere con rito abbreviato, la pena è stata ridotta dalla Corte d’Appello di Brescia a 12 anni di detenzione, più 3 anni in libertà vigilata in un luogo di cura. Con un’attenuante, invocata dalla difesa e ipotizzata dalla relazione del perito del tribunale durante l’incidente probatorio: il parziale vizio di mente.

Il Gup aveva anche imposto all’uomo, accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, ricettazione e porto abusivo d’arma da fuoco, il pagamento di 100mila euro come danno subito dall’ex compagna, parte civile al dibattimento. All’epoca Flora Agazzi aveva deciso di lasciare il marito ed era tornata a vivere dai genitori in attesa dell’udienza per la separazione. Pur non vivendo più insieme da gennaio del 2017, si era trattata di una decisione che D’Apolito non era riuscito ad accettare.

Dopo aver sparato i sei colpi di pistola, l’uomo era fuggito a bordo di una Vespa 50 Special bianca con la targa contraffatta, senza fare ritorno nella sua abitazione di Villasanta, in provincia di Monza Brianza. Il 51enne si era poi costituito una decina di giorni dopo ai carabinieri, dopo essere stato ricercato per tutta la Lombardia, ai quali aveva spiegato la dinamica con cui si erano svolti i fatti.

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