La vicenda del 2021

Tentò di uccidere un paziente: operatore assolto e trasferito in Bergamasca

Incapace di intendere e volere. L'uomo, 38enne, resterà in libertà vigilata per tre anni. Dovrà seguire un percorso di recupero

Tentò di uccidere un paziente: operatore assolto e trasferito in Bergamasca
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E' stato trasferito in un comunità, in Bergamasca, l'uomo che tentò di uccidere un ottantaseienne con undici colpi di forbici.

La vicenda avvenne il 21 dicembre del 2020, alla clinica Maugeri, nel Pavese dove l'uomo, oggi trentottenne, lavorava come operatore sociosanitario in prova.

Ebbene, quel giorno l'uomo cercò di uccidere un paziente ottantaseienne ricoverato nella clinica, prima con un paio di forbici e poi cercando di soffocarlo.

Una tragedia evitata per miracolo, grazie all'intervento di un chirurgo e un'anestesista che fermarono appena in tempo l'allora 36enne.

Tre giorni dopo fu arrestato. Confessò subito, senza però mai spiegare la motivazione dietro al gesto.

Come riferiscono i colleghi di Prima Pavia, l'uomo accusato di tentato omicidio, a due anni di distanza è stato assolto. Da una perizia psichiatrica è emerso che l'uomo fosse incapace di intendere e volere al momento del fatto.

Secondo quanto emerso il trentottenne soffriva già di disturbi psichici e mesi prima aveva volontariamente interrotto un percorso di riabilitazione.

Sebbene sia stato assolto, l'uomo è stato ugualmente riconosciuto pericoloso socialmente. Perciò il giudice Luigi Riganti ha disposto una misura di libertà vigilata per tre anni all'interno di una comunità bergamasca, dove seguirà un percorso di cura.

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