Torna lo spettro delle restrizioni, Moratti: «No a chiusure a zone. Vaccinatevi»
Per evitare nuove chiusure è necessario che la gente si vaccini. In Lombardia ha aderito alla campagna il 75% della popolazione target, la metà ha completato il ciclo vaccinale
Il balzo in avanti dell’indice Rt nazionale, da 0.66 a 0.91 (in Lombardia è pari a 0.94), l’aumento dei contagi e la diffusione della variante Delta hanno fatto tornare ad aleggiare sul Paese lo spettro di nuove restrizioni. Probabile che, di questo passo, alla fine di luglio qualche regione possa tingersi nuovamente di giallo.
Chi è assolutamente contrario a questa ipotesi è però la vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti. «Basta con le chiusure che derivano dalle zone rosse, arancioni e gialle – commenta -. Limitano la libertà delle persone e penalizzano le tante imprese e i pubblici esercizi che hanno bisogno di lavorare. Basta con la logica dei lockdown generalizzati».
L’argine alle nuove varianti è rappresentato dai vaccini e la Lombardia, dopo un avvio della campagna d’immunizzazione al quanto sotto le aspettative, oggi conta una percentuale di vaccinati rassicurante. «Il 70 per cento della popolazione ha aderito alla campagna vaccinale – aggiunge Letizia Moratti -. Il 75 per cento ha già ricevuto la prima dose, il 50 per cento ha già completato il ciclo».
«Occorre valorizzare questa campagna e permettere a tutti coloro che sono vaccinati di accedere liberamente dove vogliono - conclude -. In questo modo è possibile garantire la libertà alle persone e non si penalizzano le imprese».