L'operazione

Traffico e spaccio di droga: in manette banda di albanesi e italiani. Arresti anche a Bergamo

Da stamattina (mercoledì 20 dicembre) un'ottantina di carabinieri impegnati in arresti e sequestri

Traffico e spaccio di droga: in manette banda di albanesi e italiani. Arresti anche a Bergamo
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Venti persone sono state portate in carcere e due sono finite ai domiciliari, in seguito all'attuazione dei carabinieri, con ottanta militari e un cane antidroga, dalla mattinata di oggi (mercoledì 20 dicembre) delle ordinanze di custodia cautelare per reati legati al traffico e spaccio di droga.

A finire in manette, come riportato da L'Eco di Bergamo, una ventina di albanesi e due italiani, anche a Bergamo, oltre che a Varese, Milano, Lecco e Novara. I soggetti sono sospettati di far parte di un'associazione a delinquere e, nel corso dell'operazione, si è sequestrato oltre un quintale di stupefacenti.

Il gruppo criminale

L’indagine, denominata «Turn over» per la capacità dei vertici del gruppo di fornire un costante ricambio ai pusher sul territori, è stata eseguita dai carabinieri di Busto Arsizio, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia delle Procure di Milano e Busto.

Diversi componenti del gruppo sono legati tra loro da vincoli famigliari e, in parte, sono già in carcere. Una circostanza che, da quanto scoperto durante le indagini, non aveva impedito loro, tramite degli affiliati, di continuare a gestire gli interessi del sodalizio criminale.

Droga e denaro sequestrati

Nel corso della fase investigativa erano già state arrestate altre sei persone e si erano sequestrati venti chili di cocaina, dieci di eroina, 81 di hashish e 453mila euro.

Il gruppo era già arrivato all'attenzione delle cronache, perché collegato a una sparatoria del 2016 a Canegrate, nel Milanese: nel corso di una faida con un'altra compagine albanese, per il controllo delle piazze di spaccio, erano deceduti due giovani pusher, uccisi a colpi di arma da fuoco. Uno dei destinatari dell’odierna operazione è il fratello di una delle vittime di quell’episodio.

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