Tragedia a Ponte San Pietro: 31enne fuggito dall'Ucraina è morto cadendo in bicicletta
Myroslav Ribalko viveva a Madone, accolto nella famiglia del pastore Emanuele Manticello. Un incidente in bici non gli ha lasciato scampo
Era scappato dalla guerra in Ucraina e stava, pian piano, ricostruendo la sua vita in Italia. Per colpa di un tragico destino Myroslav Ribalko è morto sabato mattina, 6 maggio, a causa di un incidente stradale che non gli ha lasciato purtroppo scampo nonostante dieci giorni di ricovero ospedaliero.
Ribalko, riporta L'Eco di Bergamo, aveva 31 anni e abitava a Madone. Era stato accolto da Emanuele Manticello, pastore della Chiesa Evangelica di Capriate San Gervasio, e dalla sua famiglia. Era nato a Kiev ma era rimasto orfano da bambino: era quindi cresciuto in un orfanotrofio a Kherson, una delle città ucraine più bombardate. Fuggito, aveva raggiunto l'Italia.
I volontari della Chiesa Evangelica lo avevano incontrato alla stazione di Milano un anno e mezzo fa: saputo della sua storia, Manticello lo aveva accolto in famiglia. In pochissimo tempo aveva iniziato a capire e parlare l'italiano e rimettere in piedi, passo dopo passo, la sua vita. Lo scorso 25 aprile, attorno alle 11, era uscito di casa per andare a Bergamo e Ponte San Pietro a trovare alcuni amici.
Proprio a Ponte San Pietro, Ribalko pare che abbia urtato con la sua bicicletta un'automobile, all'altezza di una rotatoria. Caduto dalla bici, avrebbe battuto violentemente la tempia sinistra. Subito il ricovero all'Ospedale Papa Giovanni, ma le sue condizioni sono apparse fin da subito piuttosto gravi. Dopo dieci giorni, è stato dichiarato clinicamente morto sabato mattina. Il giovane 31enne ha donato gli organi.
Manticello è riuscito, tramite Instagram, a dare alla sorella Alexandra (che vive in Ucraina) il triste annuncio. Oggi, lunedì 8 maggio, saranno celebrati alle 14:30 i funerali nella chiesa evangelica di Capriate San Gervasio. Il giovane 31enne verrà sepolto nel cimitero di Madone.