Tragedia nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 3 dicembre) alla Montello Spa, dove il manutentore di una ditta esterna, Mohssine Ghouati, è morto dopo essere stato trascinato da un nastro trasportatore e schiacciato da un macchinario. Le dinamiche dell’accaduto sono ancora in fase di accertamento da parte dei tecnici di Ats e dei carabinieri, ma i sindacati la scorsa sera hanno indetto uno sciopero e stamattina si terranno delle assemblee dei lavoratori.
Trascinato da un rullo
Sulla base di una prima ricostruzione, riportata oggi da L’Eco di Bergamo, il 27enne di origini marocchine stava effettuando un intervento per conto di un’impresa che da anni era incaricata della manutenzione all’interno dello stabilimento. La vittima si trovava in una buca dell’alimentazione delle linee di riciclo, dove viene caricata la plastica per il successivo trattamento. A un certo punto, è passato vicino a un rullo che l’ha trascinato, provocandogli delle lesioni poi rivelatesi fatali.
Subito sono stati allertati i soccorsi, con un’ambulanza e un’automedica giunte sul posto rispettivamente da Brusaporto e Bergamo. I sanitari hanno tentato le manovre di rianimazione, ma troppo grave era la situazione e purtroppo alla fine non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i tecnici di Ats dell’Ufficio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, insieme ai carabinieri di Calcinate, che stanno cercando di stabilire le dinamiche di quanto successo e se, in quel momento, fossero presenti dei potenziali testimoni.
Chi era la vittima
Ghouati, originario di una località vicina a Casablanca, era in Italia da praticamente otto anni, per provare a costruirsi una vita migliore. Si era sposato un anno fa in Marocco e due settimane fa la consorte era riuscita a raggiungerlo nel nostro Paese. I genitori, che adesso hanno raggiunto la Bergamasca, abitano a Napoli, mentre lui aveva domicilio a Pian Camuno. Poco dopo il diffondersi della notizia, davanti all’azienda sono arrivati i parenti del giovane e suoi connazionali, sconvolti dalla vicenda.
I lavoratori protestano
In serata, la Direzione della Montello ha diffuso un comunicato per esprimere vicinanza alla famiglia e dichiarare la propria collaborazione con le autorità competenti. Tuttavia, i lavoratori con i sindacati hanno protestato, con un presidio e un successivo sciopero del turno di notte, accusando la Direzione di non aver fermato la produzione in seguito alla morte del ragazzo.
La Montello ha poi bloccato parte delle sue attività, ma le sigle Fiom, Filt, Filctem e Nidil hanno comunque indetto due assemblee per questa giornata. Intanto, i famigliari della vittima non hanno ancora deciso se verrà sepolta qui, oppure se tornerà in Patria per le esequie.