Tragedia di Cene: l'addio (tra gli applausi) a Elena Bellolli e (nel silenzio) a Rubens Bertocchi
Si sono svolti oggi (11 giugno), insieme per volontà della famiglia, i funerali della coppia. L'uomo ha ucciso la donna, poi s'è tolto la vita
Stessa chiesa, stesso giorno, stessa ora, ma parole e sentimenti opposti. Si sono tenuti nel pomeriggio di oggi (mercoledì 11 giugno), nella chiesa parrocchiale di Cene, i funerali di Elena Belloli e Rubens Bertocchi, ovvero la donna di 52 anni che il 5 giugno è stata uccisa con sei colpi di pistola per mano dell'uomo (54 anni), suo marito, che s'è poi suicidato.
Le parole di don Primo Moioli
A parlare nella parrocchiale piena di gente è stato don Primo Moioli, parroco di Cene, che ha sottolineato come Elena sia stata «l'ennesima vittima di una società malata, che deve riscoprire il ruolo della donna. Bisogna uscire dall’oscura grotta del maschilismo». Don Primo ha poi invitato a «chiudere l’orrore diabolico dei femminicidi».
Le parole del parroco sono state accompagnate la un lungo, intenso applauso. Don Primo ha continuato: «Bisogna partire da una giusta legislazione che tuteli maggiormente la donna. Bisogna partire da una attenta e mirata formazione delle nuovi generazioni, dei nostri ragazzi delle scuole. Bisogna riscrivere i libri di storia, mostrando le figure femminili che hanno fatto grande l'umanità e che non sono mai citate. Solo così il martirio di Elena non sarà stato vano».
La scelta della famiglia
Il parroco ha poi concluso la sua omelia dicendo: «Il sangue di Elena e di tante altre donne martiri laiche sia seme di una nuova vita e di una società finalmente rinnovata nel rispetto, nell'amore e nella tutela di tutti e di tutte. Ciao Elena, riposa finalmente in pace. Ci mancherai».
Presenti in chiesa anche i figli della coppia, Davide e Andrea (uno già maggiorenne e l'altro ancora minorenne), insieme ai nonni e ad altri familiari. È stata proprio la famiglia a volere che i funerali dei genitori - nonostante quanto avvenuto - venissero celebrati insieme.
Il silenzio per Bertocchi
L'uscita dalla chiesa della bara di Belloli è stato accolto da un lungo e commovente applauso. Quando è invece stata portata fuori la bara di Bertocchi sul sagrato regnava il silenzio.
Il femminicidio

Come detto, i fatti sono avvenuti nel pomeriggio del 5 giugno nell'appartamento di via Fanti in cui la coppia viveva con i figli. Secondo quanto finora ricostruito dagli inquirenti, Bertocchi era convinto che la moglie lo tradisse e, per questo, ha deciso di ucciderla con la pistola calibro 22 che deteneva legalmente. Dopo averle sparato, pare abbia scritto un messaggio a un amico per confessare l'omicidio. E per anticipare che si sarebbe tolto la vita, cosa poi fatta con un colpo della stessa arma.
L'autopsia che è stata svolta all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo ha appurato che Bertocchi ha colpito la donna con ben sei colpi di arma di fuoco, tutti nella parte superiore del corpo. Il settimo sparo è stato invece quello con cui si è suicidato.
Per i due figli saranno sempre i loro genitori. Se é stata una loro scelta è giusto così.
Esatto Vermar, la solita ipocrisia del clero, avrebbe anche potuto opporsi alla richiesta dei famigliari ma “hanno dato il più grande segno di fede"
Funerali congiunti!?!? Se fossi stata la vittima mi sarei rivoltata nella tomba ..