Il recupero

Ranzanico, il corpo di Orlando Gonzales Puma è riemerso nella zona della scomparsa

Si attende la decisione del pm, che dovrà valutare se dare il nulla osta per i funerali o disporre l'autopsia. Ad avvistarlo un passante

Ranzanico, il corpo di Orlando Gonzales Puma è riemerso nella zona della scomparsa
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Il corpo di Orlando Gonzales Puma è riaffiorato ieri (mercoledì 5 luglio) in superficie dopo quasi quattro giorni, poco prima che Vigili del fuoco e sommozzatori cominciassero con un'altra delle loro ricerche, stavolta con l'aiuto di un rov, un robot, dotato di sonar per scandagliare le acque del lago di Endine. A notarlo, come riportato da L'Eco di Bergamo, un passante sulla riva nel tratto di Ranzanico, intorno alle 12,15, che ha dato l'allarme avvisando le squadre di recupero.

Il recupero e il riconoscimento

I sommozzatori e i pompieri dei nuclei di Firenze, Milano e Torino lo hanno così raggiunto, issandolo sulla loro barca, coprendolo e portandolo sul molo galleggiante vicino all'ex ristorante Miki alle 12,30. Poco dopo, sono arrivati anche i carabinieri di Casazza e il furgone delle onoranze funebri, che dopo il via libera delle autorità hanno portato la salma all'ospedale Papa Giovanni per il riconoscimento, fatto dall'ex moglie Fabiola Macias, accompagnata in ospedale dai figli, di 14 e 12 anni, e alcuni amici.

La donna è ancora sconvolta per quanto accaduto, nonostante il divorzio erano rimasti in buoni rapporti e lei stessa l'ha descritto come «una brava persona». Si erano visti per l’ultima volta venerdì, avevano parlato di lavoro e dei figli, anche per organizzare un periodo in cui Orlando avrebbe potuto passare un po' di tempo con loro: «Non voglio credere che sia successa questa tragedia, sono sotto shock» ha dichiarato sempre a L'Eco.

La scomparsa nel lago

Il muratore boliviano intorno alle 16 di domenica scorsa si era tuffato dal pedalò per aiutare la figlia 17enne della compagna. La ragazza stava nuotando e, a un certo punto, è entrata in difficoltà: lui ha così preso il salvagente che era a bordo, glielo ha portato e poi, quando la giovane si era aggrappata all'oggetto, ha fatto per ritornare a bordo. Tuttavia, a un certo punto è sprofondato, senza più riemergere.

La compagna Olga Gabriela Tangara Mamami e le persone che erano con l'uomo sostengono che l'unico salvagente a bordo fosse sprovvisto di corda, motivo per cui era dovuto tornare anche lui nuotando al pedalò per recuperare la ragazza. Per la donna, forse, con un altro di questi strumenti di emergenza avrebbe potuto salvarsi. Il privato a cui l'avevano noleggiato, che ha già risposto a tutte le domande dei militari, dopo aver espresso cordoglio per quanto accaduto ha chiarito però che l'obbligo è rispetto a un salvagente solo e la corda non è prevista. Si trattava inoltre di un'imbarcazione da passeggio, che non era pensata per fare il bagno.

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L'arrivo del rov (che non si è utilizzato)

Dato che le ricerche non avevano dato risultati per giorni, le squadre erano pronte a utilizzare un rov (remoted operated vehicle) nelle operazioni: si tratta di un veicolo a controllo remoto, dotato di un sonar per captare la presenza di oggetti sott'acqua. Dopo la perlustrazione con due barche iniziata alle 9,45, in tarda mattinata avevano iniziato a caricare il robot, fatto arrivare dai Vigili del fuoco di Milano nel piazzale dell'ex ristorante Abacanto, su un'imbarcazione.

La manovra è stata effettuata dalle squadre di Brescia e Lodi con una gru, dato che il macchinario è piuttosto pesante e delicato. Lo avevano appena caricato a bordo, dopo aver ormeggiato in una zona a riva, in cui si erano aperti uno spazio nel canneto, quando è arrivata la notizia dell'avvistamento. Il corpo è riaffiorato quasi nello stesso punto in cui l'uomo era sparito il fine settimana scorso. le acque torbide e le condizioni del lago lo avevano tenuto celato a pompieri e sub per tutto il tempo.

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In attesa della decisione dei pm

Per il momento, il feretro del 32enne rimane alla camera mortuaria del Papa Giovanni e non sono stati fissati né un luogo né una data per i funerali. Si dovrà aspettare la decisione del magistrato di turno, che dovrà valutare se dare il nulla osta oppure se ci siano gli estremi per chiedere l'autopsia.

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