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Trasporto scolastico, l'appello per coinvolgere anche le aziende del settore privato

In provincia si moltiplicano le segnalazioni di studenti che, dopo essere arrivati alle pensiline, non riescono a salire sugli autobus perché già pieni

Trasporto scolastico, l'appello per coinvolgere anche le aziende del settore privato
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Da ogni dove della provincia continuano ad arrivare le segnalazioni di studenti che, dopo essere arrivati alle pensiline, non sono riusciti a salire sugli autobus perché già pieni. Il tema del trasporto pubblico era uno dei più caldi alla vigilia della ripartenza dell’anno scolastico e, ritardi a parte, l’aumento della capienza dei mezzi pubblici fino all’80 per cento non è stata sufficiente per soddisfare la domanda degli alunni. Nei primi tre giorni il copione andato in scena è stato più o meno questo: ragazzi costretti a farsela a piedi fino o genitori chiamati in fretta e furia per dare uno strappo a scuola ai figli.

Ma se il trasporto pubblico locale annaspa, nel frattempo arrivano alcune proposte su come poter risolvere almeno parzialmente la situazione. Come riporta l’Eco di Bergamo la senatrice di Forza Italia ha raccolto l’appello delle aziende del settore privato dei trasporti, in crisi da mesi, che sarebbero disposte a mettere a disposizione la propria flotta e il personale. A Bergamo ci sarebbero circa 600 autobus fermi e 700 dipendenti.

Anche la Regione, come confermato dall’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, sarebbe favorevole al coinvolgimento delle aziende private del settore per potenziare il trasporto scolastico. Il problema però, tutto italiano, è sempre lo stesso: mancano i fondi per poterlo fare.

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