Tre ragazzini aggrediscono un coetaneo a Caravaggio e lo buttano giù dal pullman
A soccorrere il giovane il titolare del vicino bar e un cliente. All'arrivo della polizia locale i bulli sono scappati

Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, non si fermano gli atti di bullismo giovanile nella Bassa. L’ennesimo episodio di bullismo è verificato alla fermata del bus di via Mazzini a Caravaggio, e questa volta vittima è uno studente adolescente, come riporta PrimaTreviglio. La disputa è cominciata sul pullman che li stava portando a casa dopo la scuola, intorno alle 14-14.30, martedì 8 aprile.
«Hanno cominciato a picchiarsi sul pullman e, non appena si sono aperte le porte, il ragazzino è stato buttato giù dal mezzo - ha raccontato Andrea, titolare del vicino College Caffè - Sono scesi in tre, all’apparenza nordafricani, e hanno continuato a pestarlo. In sua difesa siamo intervenuti io e un mio cliente, che è un tipo robusto e gli ha gridato contro: “Tre contro uno eh, fatelo con me”».
L'arrivo della polizia locale e la fuga
Nel frattempo nei paraggi è transitata una pattuglia della polizia locale, e gli agenti si sono immediatamente fermati. «Non appena i ragazzi hanno visto la pattuglia si sono dileguati a piedi alla velocità della luce - ha continuato il barista - i vigili hanno cercato di fermarli ma sono spariti in un men che non si dica. L’autobus è ripartito per continuare il suo giro e il ragazzino italiano, che ha detto di essere di Cologno al Serio, invece è rimasto qui. Aveva il volto livido e così gli ho dato del ghiaccio. Si è seduto sulla panchina e poi ha chiamato il fratello, che è venuto a prenderlo».
«Quando gli ho chiesto cos’era successo sull’autobus mi ha raccontato che i tre avevano cominciato a provocarlo - ha concluso Andrea - anche colpendolo con degli schiaffi e poi, alla sua reazione, hanno cominciato a menar le mani».
Tre contro uno, poi presi da soli se la fanno addosso. Che gli venga insegnato l'educazione a questi fenomeni.
tempo fa un lettore scrisse " interverremo noi papà" mentre una mamma scrisse " faremo un gruppo whatssap". Visto com'è facile? come vivono scollegati? come se un giorno non potrebbe toccare ai loro figli. Maniere forti contro questi "uomini", voglio fare gli adulti? bene, che vengano trattati come tali
Questi nordafricani di secondo generazione sono peggiori di quelli di prima generazione
Bisogna cominciare a trattare questi "ragazzini", quasi sempre stranieri, con le maniere forti. Galera e autodifesa da parte degli aggrediti e dei loro difensori, senza conseguenze giudiziarie per chi si difende o difende altri. Invece i criminali (così sono) fanno quello che vogliono e chi si difende o difende qualcuno viene denunciato dai magistrati.
Questi episodi denunciati sono solo la punta dell'iceberg. Chissà quanti "piccoli" episodi di prevaricazione, prepotenza, bullismo, intimidazione, violenza spicciola ci sono sotto, avvenuti prima e non denunciati. Molto comprensibilmente non sono stati denunciati perché, chi fa le denunce è poi, nei fatti, lasciato subito solo dalle istituzioni/dalle autorità, si ritrova i denunciati ogni giorno fra i piedi e teme (giustamente) vendette e ulteriore peggioramento delle violenze che dovrà subire. E questo abbandono è percepito da tutti, e le (belle) parole di rito non servono a una beata ....