Bassa Valle Imagna

Trenta cani chiusi in gabbia e senza cure mediche: denunciata donna con sindrome di Noè

Il disturbo la portava ad accumulare cani, a cui non veniva fornita alcuna cura. Vivevano chiusi in gabbia in condizioni di degrado

Trenta cani chiusi in gabbia e senza cure mediche:  denunciata donna con sindrome di Noè
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Viveva con trenta cani, in pessime condizioni igienico-sanitarie, stipati in gabbie all'interno di una villetta. È accaduto in un Comune della bassa Valle Imagna: la proprietaria, una donna italiana di mezza età che soffre della sindrome di Noè, è stata denunciata dall'organizzazione Lav alla Procura di Bergamo per maltrattamento e detenzione incompatibile di animali. I cani sono stati trasportati in strutture idonee.

La segnalazione dei vicini ha attivato Lav

I carabinieri forestali e Ats sono intervenuti nella mattinata di giovedì 24 luglio, in seguito a una segnalazione dell'organizzazione per la tutela animali Lav, avvenuta dopo l'appello dello scorso marzo di alcuni vicini che si erano preoccupati per il costante abbaiare che proveniva dalla villetta.

La donna viveva con trenta cani, in condizioni igienico-sanitarie pessime. Gli animali restavano chiusi in gabbia per tutta la giornata e a loro non veniva fornita alcuna cura professionale: ad esempio Perla, uno dei cani, ha un tumore mai trattato.

Cos'è la sindrome di Noè, di cui la donna soffre

Soffrirebbe di animal hoarding, la proprietaria degli animali. In italiano è chiamata sindrome di Noè e si tratta di un disturbo comportamentale: anziché accumulare oggetti, accumulava compulsivamente animali che venivano mantenuti in condizioni degradanti e dannose, pur pensando di far loro del bene.

Lo scorso 25 giugno l'organizzazione Lav l'ha denunciata alla Procura di Bergamo per maltrattamento e detenzione incompatibile di animali. Inizialmente, sembrava che la donna avesse intenzione di spostare gli animali, temendo che le venissero tolti. I cani sono stati ora portati via dalla situazione di degrado in cui vivevano e accolti in strutture idonee, che si prenderanno cura di loro.