Nubifragio 2016

Treviolo, «Fondi per l’alluvione? Non molti, meglio di niente»

Treviolo, «Fondi per l’alluvione? Non molti, meglio di niente»
Pubblicato:

Un milione e sei per aziende e privati di Bergamo e Sondrio colpiti dal nubifragio del giugno 2016. Sono questi i fondi destinati da Stato e Regione. «Esprimo grande soddisfazione – fa sapere il sindaco Pasquale Gandolfi –. Pochi o tanti che siano, l’importante è che arrivi qualcosa, la sintesi estrema è questa. È stato fatto un lavoro che è durato praticamente due anni, perché se oggi l’alluvione del 2016 è stata riconosciuta all’interno dello stato di emergenza sia a livello regionale che a livello nazionale è perché Treviolo, insieme a Bergamo, ha spinto non poco con i propri rappresentanti nelle istituzioni. Non più tardi di tre settimane fa sono andato personalmente a incontrare l’assessore regionale Pietro Foroni, con il quale ho avuto un buon colloquio e al quale ho ripresentato qual era la situazione al 2016. Ho espresso inoltre tutte le mie perplessità per come sono stati ridistribuiti i primi fondi arrivati direttamente per questo evento, che sono andati a coprire interventi di amministrazioni pubbliche in difesa del proprio suolo e destinati a coloro che non avevano ancora realizzato opere. Quindi fondi elargiti per prevenire il rischio di dissesto idrogeologico, che non sono andati a risarcire i danni avuti dai privati o dalle aziende. E che sono stati destinati a quei comini che, nel frattempo, non erano ancora intervenuti».

 

 

Una scelta penalizzante questa, secondo Gandolfi, per i paesi che invece avevano già provveduto a fare i lavori. «Treviolo ha avuto centinaia di migliaia di euro di danni, sia su strutture proprie come la scuola, sia su strutture private. E siamo riusciti non solo a intervenire con risorse nostre sui beni pubblici, ma anche a far intervenire il Consorzio di Bonifica e Uniacque, realizzando degli interventi che, in parte, si sono già concretizzati e in parte si concretizzeranno a breve, per quasi un milione di euro. È vero che non sono risorse di Treviolo, ma è altrettanto vero che anche noi, sui beni di nostra proprietà, siamo intervenuti con risorse nostre, mettendo da parte gli interventi programmati e dando priorità, ovviamente, alla sistemazione dell’e dificio scolastico che doveva essere pronto per settembre. In particolar modo a quello di Curnasco, che era stato il più colpito dall’alluvione, e mettendo poi in ordine tutto il territorio danneggiato. Comunque, a prescindere da questa discussione che lascia un po’ il tempo che trova perché è semplicemente una questione di metodo, non voglio fare polemica. Ma la sintesi è che le amministrazioni che sono intervenute con risorse proprie per far fronte a determinate emergenze, non hanno ricevuto da Regione Lombardia un centesimo dei fondi che erano stati messi a disposizione. Io ho fatto presente questa cosa, e la risposta d e l l’assessore era stata che lui confidava sul fatto che il governo attuale ci dicesse quante...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 30 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 16 agosto. In versione digitale, qui.

Seguici sui nostri canali