L'annuncio

Trovato il padre di Diana, morta di stenti a un anno e mezzo: è un imprenditore di Ponte Lambro

Differentemente da quanto aveva dichiarato, la madre era a conoscenza della sua identità e sapeva di essere incinta

Trovato il padre di Diana, morta di stenti a un anno e mezzo: è un imprenditore di Ponte Lambro
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Un’altra bugia si aggiunge a quelle raccontate da Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana, lasciata morire di stenti, sola, in casa, nei giorni più caldi dello scorso luglio. Ora la donna è accusata di omicidio e si trova in carcere, mentre fuori proseguono le indagini.

La donna aveva detto agli inquirenti, e in precedenza anche al compagno di Leffe, di non conoscere l’identità del padre della figlia, nata in casa al settimo mese. In realtà, la Pifferi sapeva bene chi fosse il padre. Si tratterebbe di un imprenditore di Ponte Lambro, dalle prime notizie facoltoso e conosciuto.

L’appartamento a Milano dove la piccola è morta di stenti, la casa di Leffe, nella bergamasca, dove la madre avrebbe passato sei giorni senza curarsi della figlia insieme al nuovo compagno, il paese di ponte Lambro, nel comasco, dove risiede il padre di Diana. Tanti luoghi che si connettono, si sovrappongono e si annebbiano nei racconti della madre per poi convergere tutti intorno a un’unica tragedia, quella che ha per vittima una bambina di solo un anno e mezzo.

Aver trovato il padre, molto probabilmente non aiuterà a fare chiarezza per ricostruire l’omicidio, sul quale proseguono le indagini, soprattutto per capire se alla bimba siano stati somministrati dei tranquillanti. Tuttavia, l’uomo potrebbe essere ascoltato nelle prossime ore dagli inquirenti e la sua versione contribuire a verificare ulteriormente la veridicità dei racconti della donna. Troppe già le incongruenze, tanti

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