Trump è pericoloso come l'Isis Lo dice nientemeno che l'Economist

Il famoso settimanale britannico The Economist ha redatto una lista di tutte le principali minacce per la stabilità e l'economia mondiale, elencando possibili azioni militari, organizzazioni terroristiche e... Donald Trump. La ricerca condotta in Gran Bretagna ha esaminato varie situazioni sparse per il globo che sono potenzialmente pericolose per la stabilità politica mondiale e il progresso economico: ogni situazione delicata è stata valutata con un punteggio da 1 a 25 e l'ultimo aggiornamento si proietta proprio nell'Aprile 2016, considerando tutti gli ultimi sviluppi macroeconomici. Al primo posto tra le preoccupazioni degli economisti inglesi, con un punteggio di 20 su 25, c'è il mercato cinese, in forte rallentamento rispetto alle aspettative, cosa che potrebbe causare una fossilizzazione dell'esportazione per i Paesi occidentali.
La lista dell'Economist
Il pericolo Trump. L'aspetto più curioso di questa lista, però, è la presenza del candidato alle primarie repubblicane Donald Trump, protagonista di tutte le prime pagine dei giornali con le sue dichiarazioni controverse e provocatorie. Il punteggio raggiunto dal miliardario americano è addirittura lo stesso che viene attribuito alla crescente minaccia del terrorismo islamico, in grado di diffondere incertezza e instabilità per l'economia globale. Secondo l'agenzia che ha svolto questa indagine, l'ostilità di Trump nei confronti del libero mercato, la sua avversione nei confronti della Cina e nei confronti del Medio Oriente potrebbero essere molto pericolosi. Anche il suo approccio al delicato tema del terrorismo non sembra tranquillizzare gli esperti, soprattutto dal momento in cui ha dichiarato di voler considerare misure punitive anche per i familiari di chi risulta collegato a un'organizzazione jihadista. Il candidato repubblicano ha raccolto molti consensi promuovendo un programma di politica estera estremamente aggressivo, che prevede anche bombardamenti a tappeto nelle zone controllate dall'ISIS, al fine di conquistare i loro pozzi petroliferi e privarli di risorse economiche.
https://youtu.be/wmg-TMVYUcc
La preoccupazione principale però riguarda la chiusura del magnate newyorkese al mercato mondiale, che potrebbe addirittura causare una guerra di mercato e indebolire la partnership tra Stati Uniti, America Latina ed Asia concordata a Febbraio 2016. Inoltre la sua politica aggressiva e decisamente militarista nei confronti del Medio Oriente, dimostrata con la dichiarazione di voler vietare a ogni musulmano di entrare negli Stati Uniti, potrebbe diventare un catalizzatore per eventuali reclutamenti da parte dei gruppi terroristici, che in quelle zone stanno rafforzando il loro potere.
L'Economist non si aspetta che Trump possa battere il candidato democratico, che probabilmente sarà Hillary Clinton, ma ci sono alcuni rischi da tenere in considerazione, come lo sfortunato caso in cui avvenga un attacco terroristico sul suolo americano o in una zona considerata molto vicina. Un evento di questo tipo potrebbe portare ad un'ulteriore escalation nella campagna elettorale repubblicana, che potrebbe sovrastare quella democratica e creare un maggior numero di nuclei radicali all'interno del Congresso.
https://youtu.be/Ciavyc6bE7A
Anonymous, Operazione Trump. Anche l'ormai famosa organizzazione di hack-tivisti Anonymous è molto preoccupata della popolarità che il miliardario americano sta conquistando negli USA e all'estero e ha deciso di opporsi alla sua propaganda. In modo simile a quanto visto in passato con organizzazioni terroristiche come l'ISIS, Anonymous ha dichiarato guerra a Donald Trump con il preciso obiettivo di smantellare la sua campagna politica e impedirgli di salire al potere. Il gruppo ha pubblicato un video annunciando una serie di cyber-attacchi alla rete repubblicana e ha già colpito vari siti internet rendendoli inaccessibili, ma si parla anche della violazione della casella vocale di Trump, dalla quale pare siano stati sottratti messaggi di giornalisti e supporter.
Il video conferma gli standard utilizzati dal gruppo hacker in questi anni, mostrando una persona con una maschera di Guy Fawkes che parla attraverso una voce generata da un sintetizzatore vocale. «Dobbiamo spegnere i suoi siti per cercare di rendere pubblico ciò che lui non vuole sia noto - si sente nel messaggio - dobbiamo smantellare la sua campagna e sabotare il suo marchio. Incoraggiamo chiunque sia in grado di partecipare con un PC a questa operazione, non è un avvertimento, è una dichiarazione di guerra. Donald Trump, è troppo tardi per attenderci».
Il gruppo ha anche pubblicato una lista di obiettivi sensibili che potrebbero essere colpiti, che includono il sito della holding trump.com e il portale che si occupa della campagna elettorale donaldtrump.com. Gli attacchi sono attesi a partire dal 1 Aprile. I membri di Anonymous hanno sottolineato che non si tratta soltanto di una questione che riguarda gli Stati Uniti, Trump infatti è stato giudicato colpevole dagli hack-tivisti di promuovere una campagna di odio che non ha influenzato solo gli USA ma ha sconvolto l'intero pianeta.