Tutti vaccinati contro il Covid per la fine di giugno? Speriamo, ma è veramente dura
L'obiettivo fissato dal nuovo coordinatore regionale della campagna vaccinale anti-Covid, Guido Bertolaso, è molto ambizioso. Servirebbero, da subito, centomila somministrazioni al giorni. E milioni di dosi al mese (ma già a febbraio saranno "solo" 675.952)
Il piano vaccinale anti-Covid lombardo presentato oggi (martedì 2 gennaio) al Pirellone dal governatore Attilio Fontana, l'assessore al Welfare Letizia Moratti e il coordinatore della campagna, Guido Bertolaso, è molto ambizioso. Stando alle parole di quest'ultimo, l'obiettivo è di vaccinare «tutti i lombardi entro la fine di giugno, l'inizio di luglio. Il traguardo è assolutamente possibile».
Ovviamente, la speranza che le cose vadano davvero così, da parte di tutti noi, è elevatissima. Ma, calcolatrice alla mano e osservando la situazione degli approvvigionamenti delle dosi (su cui la Regione non può nulla, è il Governo a occuparsene), l'obiettivo dichiarato da Bertolaso appare come lontanissimo, quasi utopico.
Quante vaccinazioni al giorno?
Stando alla relazione di Moratti, in Lombardia sono state somministrate 323.430 dosi dall’inizio della campagna (il 27 dicembre), tra prima e seconda somministrazione. Sottraendo queste dosi a quelle necessarie per vaccinare una percentuale elevata (superiore al settanta per cento, ma inferiore al cento per cento) di popolazione lombarda, servirebbero, da qui alla fine di giugno, ulteriori 16 milioni di dosi. E calcolando che mancano ancora poco meno di 150 giorni alla fine di giugno, significa che bisognerebbe vaccinare, già a partire da domani, una media di almeno centomila persone al giorno. Circa 4.166 persone all'ora; 69,4 al minuto.
Un programma... ambizioso
Anche tenendo per buona l'ipotesi delle vaccinazioni «24 ore su 24» e dando per fatta l'organizzazione di tutta la macchina organizzativa, dal personale costantemente attivo ai luoghi in cui effettuare le profilassi, c'è sempre l'incognita dell'arrivo, dei vaccini. Sempre nella conferenza stampa odierna, è stato reso noto che a febbraio, tra vaccino Pfizer, quello di Moderna e quello di AstraZeneca, arriveranno in Lombardia 675.952 dosi: un numero elevato, ma lontanissimo da quello necessario per rispettare il programma di Bertolaso. E ciò anche se davvero la fase 2 delle vaccinazioni, ovvero quella rivolta agli over 80, partisse per fine febbraio e non per fine marzo, come Regione aveva previsto alcuni giorni fa.
La speranza è l'ultima a morire
Va però detto che, con una struttura ancora tutta da inaugurare per la somministrazione di massa, i ritardi che già si cumulano nelle Rsa a causa dello stop alle forniture di Pfizer e la battaglia fra Unione Europea e AstraZeneca dopo l’annuncio della sua riduzione di consegne, fare previsioni è difficile. Dunque tutto è possibile. Ma, allo stato dei fatti, appare veramente complicato che l'obiettivo dichiarato da Regione, in particolare da Bertolaso, possa realizzarsi davvero. Detto questo, la speranza è sempre l'ultima a morire...