Provvedimento del questore

Ubriaca, litiga e dimentica la figlia nel passeggino: licenza sospesa al bar Luna Nueva

La bimba e la madre sono state portate all'ospedale Papa Giovanni. Stop all'attività anche di un altro locale a Costa Volpino

Ubriaca, litiga e dimentica la figlia nel passeggino: licenza sospesa al bar Luna Nueva
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L’ultima volta che la polizia è dovuta intervenire per sedare una rissa al bar Luna Nueva, in via Baschenis, gli agenti hanno trovato anche una mamma che, ubriaca, si era di fatto scordata la figlia neonata nel passeggino, lasciandola al freddo per potersi azzuffare con altre due donne, anche loro ubriache.

L’episodio risale al 21 novembre e, anche per questa ragione, il questore di Bergamo Maurizio Auriemma ha sospeso la licenza del locale per 30 giorni. Spesso le forze dell’ordine sono dovute intervenire in via Baschenis perché i residenti nella zona segnalavano schiamazzi, liti e risse notturne, all’interno e all’esterno del bar, tra pregiudicati spesso alterati dall’alcool.

Domenica scorsa erano arrivate sul posto tre volanti che, sedata la rissa, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori, avevano affidato temporaneamente la bimba alle cure della pediatria del Papa Giovanni XXIII, ospedale in cui era stata portata anche la madre per curare l’intossicazione alcoolica.

Non è la prima volta che il bar Luna Nueva viene colpito da provvedimenti di questa natura e, di conseguenza, verrà segnalato anche al Comune di Bergamo, che adotterà le misure amministrative di competenza.

Il questore Auriemma ha anche firmato la sospensione della licenza per 15 giorni nei confronti del bar La Locanda di Costa Volpino. Questo secondo provvedimento è arrivato al termine di un’operazione congiunta dei carabinieri di Costa Volpino, Lovere e Sovere, finalizzata alla prevenzione dello spaccio di stupefacenti. Nell’occasione, all’interno del locale, era stato arrestato un cliente di 39 anni, trovato in possesso di 6 grammi di polvere bianca, suddivisi in altrettante dosi, che gli erano fruttati oltre 300 euro in contanti

A casa dell’uomo, celibe, disoccupato e con precedenti, i militari avevano trovato altri 8 grammi della stessa sostanza e il materiale necessario per confezionare le dosi. Il titolare del bar, un italiano di 50 anni, incensurato, era stato denunciato a piede libero per aver nascosto nel forno della cucina cinque dosi di cocaina e oltre 2.500 euro.

Un altro dipendente, infine, era stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di droga, perché in possesso di 2 grammi di hashish. Nella stessa occasione erano stati identificati sei clienti, tutti gravati da precedenti per reati in materia di stupefacenti o relativi all’abuso di alcolici.

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