delitto di rogno

Uccise il fratello colpendolo ripetutamente a pugni: condannato a 20 anni

Mohamed Mouhal, 37 anni, è stato condannato con rito abbreviato con l'accusa di omicidio volontario. Prese a pugni e uccise il fratello Hicham, 34 anni, durante una lite nata da uno specchio rotto

Uccise il fratello colpendolo ripetutamente a pugni: condannato a 20 anni
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Mohamed Mouhal, l’uomo che a ottobre del 2019 uccise a pugni il fratello Hicham nell’abitazione in cui vivevano, al terzo piano di una palazzina a Rogno, è stato condannato con rito abbreviato nella giornata di giovedì 3 settembre a 20 anni di carcere con l’accusa di omicidio volontario.

Mohamed, nel corso delle indagini, ha sempre detto di aver colpito il fratello solo con un pugno, al termine di una lite nata dopo che Hicham aveva rotto lo specchio di un armadio. Una ragione per la quale la difesa aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale, richiesta che però non è stata accolta dal giudice.

Secondo quando ricostruito dagli inquirenti i due, entrambi dipendenti da alcool e sostanze stupefacenti, avrebbero iniziato a litigare nell’appartamento di Mohamed, 37 anni, nel quale si era trasferito da qualche giorno Hicham, 34 anni. Nel corso della colluttazione il 37enne, secondo l’accusa, avrebbe colpito ripetutamente l’altro. L’autopsia effettuata all’ospedale di Bergamo aveva infatti evidenziato diversi traumi sul corpo del 34enne, compatibili a più colpi al viso, alla testa e al torace. Al termine dell’aggressione, poi, Hicham si era sdraiato sul divano e lì, durante la notte, era deceduto.

A trovare il cadavere in posizione supina, la mattina seguente, era stato il padre, 63 anni, arrivato sul posto perché preoccupato in quanto, nonostante avesse chiamato ripetutamente da casa, nessuno rispondeva al telefono.

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