Da BresciaSettegiorni

Assassinò la moglie a coltellate Arrestato 4 anni dopo in Tunisia

Assassinò la moglie a coltellate Arrestato 4 anni dopo in Tunisia
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È stato arrestato in Tunisia Chaanbi Mootaz, l’uomo condannato in appello a trent’anni (la difesa è poi ricorsa anche in Cassazione) per l’omicidio della moglie Daniela Bani, mamma palazzolese di 30 anni. È stato il Viminale a comunicarlo. L’uomo era fuggito da Palazzolo sull’Oglio, dove nel 2014 aveva accoltellato a morte (con decine di colpi) la consorte, e da allora sarebbe sempre rimasto in Tunisia. Ne parla BresciaSettegiorni.

La reazione della mamma. La mamma Giusy Ghilardi ha appreso la notizia tramite i media: «“Sono soddisfatta per questa notizia arrivata inaspettata – ha commentato – Spero venga fatta giustizia, ma ancora non so dove lo porteranno. Attendo di sapere qualcosa in più». La mamma di Daniela nel corso degli anni non aveva voluto rilasciare dichiarazioni (salvo in casi eccezionali dopo le sentenze di primo e secondo grado) ma dopo aver appreso la notizia del ricorso in Cassazione, per lei un duro colpo, si era rivolta al Governo, andando in televisione e attraverso lettere aperte sui media nazionali, rivolgendosi direttamente al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Della vicenda a livello politico se n’era occupato in particolar modo il parlamentare 5 Stelle, il palazzolese Claudio Cominardi, ora sottosegretario al Ministero del Lavoro.

Le reazioni dalla politica. Matteo Salvini ha commentato la notizia su Facebook: «L’arresto di questo criminale, scappato in patria dopo l’orribile omicidio della madre dei suoi figli, non restituirà Daniela, ma ci fa sperare che sia fatta finalmente giustizia: deve pagare tutto! Ringrazio i nostri investigatori e le autorità di Tunisi, che si sono confermate collaborative e di parola. Invio un abbraccio affettuoso alla signora Giuseppina e ai suoi due nipotini».

Cambio marcia. A commentare l’accaduto anche il deputato della Lega e segretario della Lega in Lombardia, Paolo Grimoldi: «L’arresto oggi in Tunisia di Chaanbi Mootaz  è importante quanto quello di Cesare Battisti e dimostra che la giustizia da noi sta riprendendo a funzionare – ha affermato in una nota – Non si può non evidenziare che questa sia una vittoria politica del Governo del cambiamento e soprattutto del ministro Salvini, che si è impegnato in prima persona per sensibilizzare le autorità tunisine sul caso Mootaz. Che per oltre quattro anni, grazie al lassismo del precedente Governo del Pd, era rimasto libero e impunito. Con Salvini al Governo la musica è cambiata per assassini e latitanti. Adesso la Tunisia ci rimandi anche questo assassino». «Attendiamo adesso la consegna alla giustizia italiana e che il tunisino sconti in carcere i 30 anni di condanna fino all’ultimo giorno», ha affermato l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale della Regione Lombardia, Riccardo De Corato.

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