Ennesima impresa di una squadra P-A-Z-Z-E-S-C-A

Ennesima impresa di una squadra P-A-Z-Z-E-S-C-A
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Secondo tempo

La ripresa parte con due novità: Gasp non è in panchina, è stato espulso dopo le veementi proteste a seguito del rosso a de Roon; in campo, invece, fuori Ilicic e dentro Cristante per dare peso al centrocampo nonostante l'uomo in meno. E nonostante in dieci, l'Atalanta al 48' sfiora il terzo gol con Palomino di testa in seguito a un calcio d'angolo. Giustamente, la Roma tenta il tutto per tutto: fuori Pellegrini e dentro Schick. Al 52', occasionissima Dzeko, che non riesce però a trovare la porta. Sempre il bosniaco, due minuti dopo, trova il colpo di testa, deviato da Hateboer, ma Berisha blocca sulla linea. Alla fine, al 55', il  numero 9 giallorosso trova l'1-2: imbeccato in profondità, resiste a Palomino e fulmina l'estremo difensore nerazzurro con un diagonale mancino. Sarà durissima. Al 60', brivido: Kolarov, invitato da tutto il pubblico, lascia partire un sinistro dalla distanza pazzesco che sfiora il palo. La Dea cambia togliendo Cornelius, autore di una grande prova, e inserendo Petagna. L'obiettivo è tentare di salire di più la palla in avanti dopo un avvio di ripresa complicato. Con la Roma costantemente proiettata in avanti e i nostri chiusi tutti dietro, Gritti e Gasp optano per un'altra sostituzione: fuori uno stanchissimo Gomez e dentro Masiello. La Roma ha il controllo della palla e della partita ora, ma non riesce mai a sfondare. Ottima organizzazione difensiva dei nostri. Al 79', Florenzi da fuori va vicinissimo al 2-2. Atalanta che continua a stare nel suo fortino. E i giallorossi, dopo aver inserito il trequartista Cengiz Under per Strootman, all'81' mette in campo Bruno Peres al posto di Florenzi, cercando più spinta offensiva sulla destra. all'84' occasionissima Roma: Bruno peres sfonda a destra e mette un cross insidioso su cui El Shaarawy colpisce al volo, respinge Toloi, la palla ancora a El Shaarawy che tira a colpo sicuro ma si immola Masiella che, di petto, mette in angolo. Stoica resistenza nerazzurra. Allo scoccare del 90', tre i minuti di recupero. Proteste della panchina giallorossa, ma dopo quel rosso a de Roon, sinceramente, hanno ben poco di cui lamentarsi eh... Sono tre minuti di apnea, ma alla fine finisce così, 1-2. Ennesima impresa di una squadra pazzesca, P-A-Z-Z-E-S-C-A.

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Primo tempo

Parte meglio la Roma, con Perotti che mette dentro un cross insidioso da sinistra. Berisha esce male e i difensori spazzano. Dopo un colpo di testa fuori di Dzeko, è Kolarov a provare l'affondo ma è bravo Palomino a sbarrargli la strada. Si resta sullo 0-0. Al 5', Pellegrini preferisce la conclusione all'assist per El Shaarawy, che si era ben inserito in area. Blocca senza problemi Berisha. La Roma macina gioco, ma l'Atalanta inizia a prendere le misure e a farsi vedere davanti. Prima de Roon è bravissimo a vedere il taglio del Papu e servirlo. Il capitano però non vede Cornelius solo in mezzo e tenta il tiro da destra. Alto. L'azione successiva, invece, è quella giusta: altra palla recuperata in mezzo e il vichingo danese imbeccato in profondità sulla destra. Invece che tirare subito, rientra sul sinistro e pesca un angolino impossibile che batte Alisson. Al 14', Atalanta in vantaggio! La Roma ha subito il contraccolpo e i nerazzurri, appena cinque minuti dopo, raddoppia: Gomez, sulla linea di fondo, ubriaca di finte Florenzi e appoggia per l'accorrente de Roon, che calcia a botta sicura. Tiro deviato e Alisson spiazzato, 0-2. Pazzesco, grandissima Dea! Dopo un avvio di livello, i giallorossi sono in completo tilt, l'Atalanta è cresciuta e ora controlla completamente il campo. Al 24', per l'ennesima volta, Cornelius si invola sulla destra con Fazio che non riesce a tenerlo. Solo un controllo sbagliato del danese salva la Roma. I giallorossi tentano di scuotersi ma devono vedersela con la cattiveria agonistica dei nostri, che infatti si prendono due gialli: de Roon per un fallo su Strootman e Caldara per un fallo, al limite dell'area, su Pellegrini. Proprio sugli sviluppi di questo calcio piazzato, Kolarov rischia di beffare Berisha come all'andata: ancora tiro basso, ma la deviazione di Dzeko la mette fuori di un nulla. Al 31', ci prova Perotti di testa su una bella ripartenza di El Shaarawy, ma la palla è fuori. Ora è una partita bellissima: al 33' Ilicic viene chiuso all'ultimo da Fazio; un minuto dopo è ancora Cornelius a tentare il gol, ma senza risultato; al 36' un cross del danese deviato finisce in angolo e rischiava di spiazzare Alisson; al 37', sugli sviluppi del corner, gran sinistro da fuori di Freuler che impatta il palo. Atalanta stellare. Al 41', Gomez perde palla sulla pressione di Gonalons e la Roma riparte. Dzeko, in uno contro uno con Caldara, prova a piazzarla rasoterra sul palo lontano, palla fuori di un nulla. Brivido. Al 44', l'arbitro Guida prende una decisione che potrebbe cambiare la partita: de Roon, infatti, sgambetta Kolarov che si era avviato in serpentina. Secondo giallo e rosso per l'autore del secondo gol. Decisione molto, molto dubbia: il fallo c'è, ma l'ammonizione pare sinceramente esagerata, o quantomeno troppo fiscale. Gasp, in panchina, è una furia. Si chiude la prima frazione con molto nervosismo.

 

 

Le formazioni

Una sfida affascinante, proprio prima della sosta. Roma-Atalanta, miglior difesa contro miglior organizzazione del campionato, due tecnici che amano il bel gioco ma anche due condizioni opposte, con i giallorossi che stanno vivendo un mini periodo di crisi (acuito dal caso Nainggolan, non convocato dopo il video della notte di Capodanno) e i nerazzurri galvanizzati dalla grande vittoria in Coppa Italia sul Napoli. Se questo è il quadro d'insieme della sfida, ancora più interessanti le scelte degli allenatori in campo, con Gasp che all'ultimo opta per Palomino dietro al posto di Masiello e Cornelius in attacco al posto di Petagna. Con Cristante febbricitante, inoltre, spazio a Ilicic e Gomez. Il tutto con un unico obiettivo: centrare i tre punti e agganciare la Sampdoria al sesto posto in classifica a quota 30. Ma ecco i ventidue.

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Strootman, Gonalons, Pellegrini; El Shaarawy, Dzeko, Perotti. All.: Di Francesco.

Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola; Ilicic, Gomez; Cornelius. All.: Gasperini.

 

Le ultime
di Fabio Gennari

La spensieratezza della Dea contro la tensione dei capitolini, le certezze di Gasperini contro i dubbi di Di Francesco e la possibilità di guardare la classifica senza le pressioni di chi, invece, ogni settimana si preoccupa che quelle davanti non scappino via. Roma-Atalanta, prima gara nerazzurra valida per il girone di ritorno del campionato di Serie A 2017/2018, è in verità l’ultima tappa di una prima parte di stagione tanto emozionante quanto logorante che riprenderà poi il 21 gennaio, dopo una settimana di pieno relax per tutti i giocatori, orobici e non. Prima delle ferie c’è però da giocare questa partita difficile da decifrare visto il particolare momento delle due squadre.

 

 

Umori contro: Dea in paradiso, Roma in difficoltà. Il momento delle due squadre, almeno dal punto di vista emotivo, è decisamente opposto. Nella Capitale sono alle prese con i problemi disciplinari di Nainggolan, che nella notte dell’ultimo dell’anno ha pubblicato un video zeppo di bestemmie in cui era visibilmente ubriaco. Di Francesco ha comunicato in conferenza stampa la sua non convocazione e la tensione per questo episodio unito ad alcuni risultati negativi centrati a cavallo di Natale (sconfitta con il Torino in Coppa Italia, con la Juve in campionato e pareggio con il Sassuolo in casa) acuisce il momento delicato di Perotti e compagni. Sull’altro versante, l’Atalanta è con il morale alle stelle dopo la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. La sconfitta subita dal Cagliari nell’ultimo turno di campionato è stata casuale, a Napoli i nerazzurri hanno ricominciato a macinare il proprio gioco e nonostante le parecchie assenze è arrivato un risultato importantissimo. Andare a Roma con questo spirito aiuta tutti a lavorare meglio e all’Olimpico i tifosi vogliono rivedere la solita bellissima Atalanta, convinti che giocando così i risultati arriveranno di per sé.

Gasp zeppo di certezze, tanti dubbi per Di Francesco. Dal punto di vista delle scelte di formazione, Gasperini ha fatto capire in conferenza di non aver ancora deciso i titolari, ma la sensazione che la squadra sia già fatta è diffusa. In porta rientra Berisha, la difesa sarà composta da Toloi e Masiello ai lati di Caldara, mentre sulle corsie esterne la buona prestazione di Gosens dovrebbe rompere la coppia “titolare” Spinazzola-Hateboer, con il solo olandese in campo dall’inizio. Freuler e de Roon in mezzo con Ilicic e Gomez a completare il tridente insieme a Petagna rappresentano le altre sicurezze di un allenatore che tiene tutti sulla corda e poi sceglie i migliori. Di Francesco non avrà né Nainggolan né De Rossi, in mezzo al campo spazio a Pellegrini con Strootman e Gonalons per una squadra che dalla cintola in su ha tanti buonissimi giocatori che non stanno però rendendo allo stesso modo. Shick (l’acquisto più oneroso della storia romanista) andrà inizialmente in panchina, con Dzeko e Perotti accompagnati nel tridente da El Shaarawy. Le soluzioni, ai giallorossi, non mancano di certo, ma la pressione della vittoria spesso può giocare brutti scherzi, soprattutto se in settimana il direttore sportivo (Monchi) e l’uomo simbolo di una vita (Totti) entrano nello spogliatoio parlando di quanto sia importante vincere.

 

 

Classifica amica: Atalanta, fai la tua partita. E parlando di pressioni, la classifica di Serie A in questo momento è una grande alleata della Dea. Per i nerazzurri non ci sono particolari pressioni perché nessuno chiede di ripetere il quarto posto dell’anno passato o addirittura di migliorarlo. Restare attaccati al treno europeo, in questo momento, è l’obiettivo minimo e nonostante i tanti impegni, la squadra bergamasca sta dimostrando di potercela fare senza grossi problemi. Viceversa, media e tifosi della Roma sono costantemente proiettati alla classifica e alla ricerca della strada migliore per raggiungere le prime. Come se il lavoro e i risultati del campo non fossero l’unica via. Durante la settimana, radio e giornali romani hanno spesso sottolineato l’importanza dei tre punti (pur rispettando parecchio la squadra nerazzurra) e quando tutti parlano così insistentemente di come la vittoria sia l’unica via d’uscita per passare una bella sosta, si intuisce come la brama di raggiungere presto l’obiettivo Champions possa diventare fonte di tensione quando, invece, servirebbero tranquillità e fiducia. Valori che, in casa Atalanta, certo non mancano invece.

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